
Una modalità, per la verità già possibile l'anno scorso in maniera facoltativa, ma ora, con la spending review, diventata obbligatoria per le scuole statali (ma non per le private).
Il ministero dell'Istruzione, per andare incontro alle famiglie, ha previsto che le scuole offrano un servizio di assistenza a coloro che non possiedono, a casa propria, un collegamento internet o che hanno poca dimestichezza con la tecnologia.
IL COMMENTO
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?
Tunnel e sopraelevata: errori di gestione e visioni superate