Cronaca

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Al via in Regione Liguria il nuovo piano della nuova programmazione commerciale che sostituisce quello varato nel 2007, dopo le direttive Ue e nazionali, con tutte le novità sui vincoli, le dimensioni delle strutture, le tipologie distributive e gli indici di sostenibilità socio-economica.


Il piano è stato presentato, nel pomeriggio, dall’Assessore al Commercio della Regione Liguria Renzo Guccinelli insieme con il segretario generale di Unioncamere Liguria Maurizio Scajola che ha reso noti i dati dell’Osservatorio del Commercio.


La modifica si è resa necessaria dopo i vari interventi normativi comunitari, a cominciare dalla Direttiva Bolkestein sulla libera concorrenza dei servizi e delle numerose normative statali.


La nuova programmazione prevede grandi possibilità di ampliamenti, accorpamenti, trasferimenti delle strutture commerciali esistenti senza più alcun vincolo quantistico e numerico, la liberalizzazione degli orari, nuove norme sugli outlet e i temporary shop.


Nel provvedimento è stato elaborato un sistema di regole che ha come unica matrice la sostenibilità ambientale, oltre che la necessità di unire il rispetto del principio della libera concorrenza e libero mercato con le esigenze del cittadino-consumatore che deve avere un’offerta commerciale adeguata.


Regole che dovranno favorire un equilibrato sviluppo delle diverse tipologie distributive nel rispetto del territorio e valorizzare la funzione del commercio dei degli esercizi di piccole, medie e grandi dimensioni per riqualificare il tessuto urbano e i quartieri degradati.


Per le strutture di vendita di rilevanti dimensioni sono stati fissati requisiti qualitativi e di prestazione generali e obbligatori. Specifici obblighi anche per le grandi strutture di vendita compresi i centri commerciali che potranno insediarsi esclusivamente in aree con una specifica destinazione d’uso.


I criteri non riguardano però i parametri urbanistici, fra i vari requisiti previsti dal piano, le medie strutture di vendita dovranno avere una classificazione energetica, produrre energia termica da fonti rinnovabili senza emissioni in atmosfera, limitare la produzione dei rifiuti e dotarsi di aree per la raccolta differenziata, e non potranno superare i millecinquecento metri quadrati di superficie.


Alle grandi strutture di vendita si chiede l’installazione di protezione dall’inquinamento di polveri, il controllo degli effetti acustici dentro e fuori la struttura, la raccolta delle acque piovane, spazi per l’accoglienza del cliente e aree attrezzate per i bambini.