Le firme in calce alla lettera sono firme che pesano se si tiene conto che si riferiscono a territori storicamente roccaforte Ds, i territori di Mino Ronzitti, ma anche di Marta Vincenzi, veri serbatoi di voti: Serra Riccò, Rivarolo e Pontedecimo, Lagaccio e Castelletto.
Seguendo proprio Ronzitti, i 5 segretari hanno deciso di dimettersi dall’incarico. E presto probabilmente usciranno dalla Quercia, contrari alla nascita del Partito Democratico.
“Oggi è più che mai –dicono– è necessario dare vita a un partito della sinistra, per rappresentare il mondo del lavoro e superare vecchie e nuove ingiustizie”. Ecco perché lasciano, senza tralasciare un commento: “Consideriamo incomprensibile e inaccettabile –dicono nella lettera inviata al segretario Pittaluga– lo spettacolo poco decoroso che Ds e Margherita stanno dando di sé in queste settimane per la scelta dei candidati a sindaco. Una scelta che anziché assumere le primarie come via maestra per una reale ed effettiva partecipazione democratica degli elettori di centrosinistra, viene di giorno in giorno rinviata e condizionata da logiche personali di profilo poco edificante”.
Per i Ds un’altra pesante falla con cui fare i conti. Ma per ora il partito preferisce la linea morbida. Nonostante i “dissidenti” abbiano anticipato che stanno lavorando alla costituzione di una nuova forza di sinistra, con un loro candidato sindaco, nessuno pensa a estrometterli dal partito o quantomeno a deferirli ai probiviri. Chissà perché.. (Davide Lentini)
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