
Lo ha detto il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce che coordina le indagini sul sequestro dell'imprenditore spezzino Andrea Calevo.
"Possono aprirsi degli spiragli e sinceramente non siamo al punto di partenza, anche se non c'é una direzione univoca delle indagini: ci sono varie ipotesi investigative con vari scenari perché non ci sono indizi che ci portano in maniera unilaterale su una pista", ha aggiunto il procuratore.
"Sono in corso verifiche sui rapporti del rapito sia in ambito personale che professionale. Ci sono elementi da concatenare" che in base agli sviluppi dell'indagine spingeranno in una direzione piuttosto che in un'altra. Il procuratore ha sottolineato che "non c'é stato ancora contatto tra i rapitori e i familiari dell'imprenditore, e questo è un po' singolare, inusuale".
Di Lecce ha spiegato che l'attenzione degli investigatori è indirizzato anche a capire come ha trascorso Andrea Calevo le ore precedenti al rapimento. "Sono importanti. Pare che abbia frequentato un locale della zona di Lerici".
Laura, sorella di Andrea Calevo dichiara: "Siamo fiduciosi, ma vorremmo un contatto. Auspichiamo un contatto, e ci affidiamo agli inquirenti".
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