L’obiettivo di questa prima fase è quello di aumentare il numero di studenti universitari che giocano a golf attraverso quattro strumenti fondamentali: un’ immagine univoca, una comune strategia di promozione e reclutamento, un condiviso circuito nazionale di convenzioni con altri circoli, un programma di challenge universitari intercircolo, che permetterà agli oltre 2500 associati ai club golfistici universitari di confrontarsi a livello nazionale, per arrivare poi al traguardo finale dei Campionati Nazionali Universitari che ogni anno assegnano i titoli assoluti di Campione e Campionessa universitaria. Il progetto ha ricevuto il benestare del CUSI e della PGAI, che intravedono nel golf universitario uno straordinario strumento di crescita del movimento golfistico nazionale, sia in termini di quantità, sia soprattutto di qualità. Costantino Rocca presente all’incontro, ha sottolineato che all’interno del mondo universitario si costruisce la classe politica ed imprenditoriale di ogni paese. Lo stesso Rocca ama ricordare che lui è entrato nel circuito europeo a 27 anni e “qualcosa di buono ha fatto” con le sue cinque vittorie allo European Tour e la partecipazione a tre edizioni della Ryder Cup. Ed allora perché non augurarsi di recuperare tra gli universitari tanti nuovi appassionati e magari qualche talento che potrebbe essersi perso per strada? La via è ancora lunga ma il primo embrione è venuto alla vita, ora dobbiamo solo farlo crescere.
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E' nato il primo Gruppo Golf del Cus
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L’obiettivo di questa prima fase è quello di aumentare il numero di studenti universitari che giocano a golf attraverso quattro strumenti fondamentali: un’ immagine univoca, una comune strategia di promozione e reclutamento, un condiviso circuito nazionale di convenzioni con altri circoli, un programma di challenge universitari intercircolo, che permetterà agli oltre 2500 associati ai club golfistici universitari di confrontarsi a livello nazionale, per arrivare poi al traguardo finale dei Campionati Nazionali Universitari che ogni anno assegnano i titoli assoluti di Campione e Campionessa universitaria. Il progetto ha ricevuto il benestare del CUSI e della PGAI, che intravedono nel golf universitario uno straordinario strumento di crescita del movimento golfistico nazionale, sia in termini di quantità, sia soprattutto di qualità. Costantino Rocca presente all’incontro, ha sottolineato che all’interno del mondo universitario si costruisce la classe politica ed imprenditoriale di ogni paese. Lo stesso Rocca ama ricordare che lui è entrato nel circuito europeo a 27 anni e “qualcosa di buono ha fatto” con le sue cinque vittorie allo European Tour e la partecipazione a tre edizioni della Ryder Cup. Ed allora perché non augurarsi di recuperare tra gli universitari tanti nuovi appassionati e magari qualche talento che potrebbe essersi perso per strada? La via è ancora lunga ma il primo embrione è venuto alla vita, ora dobbiamo solo farlo crescere.
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