Cronaca

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La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha assolto per non avere commesso il fatto Luca Brancato, l'uomo di 25 anni accusato insieme al padre Giuseppe di avere ucciso Pino Pisano, il 22 giugno 2008 nel quartiere popolare di Begato, a Genova, dopo una lite provocata dalla caduta di alcune briciole di pane, durante la partita Italia-Spagna.

Anche il pg ha chiesto l'assoluzione. In primo grado, il giovane era stato condannato a 10 anni e otto mesi, con rito abbreviato. La Cassazione aveva invece annullato la condanna e ordinato un nuovo processo a Milano.
 
"La fiducia nei livelli più alti e nobili della magistratura - spiega il difensore di Luca Brancato, l'avvocato Mario David Mascia - è stata ripagata. Al danno di aver trascorso dai 20 ai quasi 25 anni di età in cella da innocente si è aggiunta la beffa di essere estradato in Germania e di avervi trascorso gli ultimi 8 mesi in regime di isolamento, di cui i primi tre con la luce accesa 24 ore, per un altro concorso in omicidio 'mafioso' dal quale è stato prosciolto".

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Pisano aveva fatto cadere alcune briciole addosso a Giuseppe Brancato mentre stava per alzarsi dal tavolo. Da lì l'inizio di una lite proseguita fuori dal locale dove Pisano avrebbe schiaffeggiato Brancato. L'uomo telefonò al figlio, secondo l'accusa, per farsi portare l'auto e, presumibilmente, la pistola. Poi Giuseppe Brancato affrontò il rivale e sparò due colpi in successione: il primo lo raggiunse uccidendolo sul colpo ed il secondo colpì a un polpaccio un giovane seduto in panchina.