Concluso al ministero l'incontro sul futuro della centrale del latte di Genova.
L'azienda si è detta disponibile a ricollocare 80 su 123 dipedenti tra il capoluogo ligure, Como, Pavia e Collecchhio.
Riguardo la situazione di Teglia un piano per la riqualificazione verrà svelato alle istituzioni nei giorni prossimi, ma durante il vertice romano è stata confermata la chiusura del sito. D'Agostino di Uila dichiara: "C'è bisogno di certezza, le intenzioni contano poco".
Per i lavoratori si è aperto lo spiraglio di avere due anni di cassa integrazione per allontanare lo spettro della mobilità. E intanto sul tema è intervenuto Burlando: "Non è pensabile che si possa destinare a ennesimo centro commerciale".
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Pochi medici, pochi falegnami. E se non si trovassero i politici?