La situazione dei lavoratori dell'Ilva di Corniglianio preoccupa, ma l'attenzione al momento è ancora tutta per Taranto. Ventiquattro ore fa la presentazione da parte del Presidente dell'azienda Bruno Ferrante del piano di risanamento alla Procura, un piano che prevede 400 milioni di investimenti, questa volta per il disinquinamento, la ricopertura dei parchi minerali e il rifacimento dell'altoforno numero 1.
L'annuncio della chiusura di due altoforni entro fine anno, che si aggiungono a quello già chiuso, significa che Taranto vedrà una produzione più che dimezzata nel prossimi mesi.
Aumentano intanto i contratti di solidarietà per quanto riguarda Genova. Il 28 settembre a Taranto la Fiom proporrà al Paese il problema dell'industria, che deve essere, seria, pulita e compatibile con le regole.
Sul fronte ambiente si apre uno spiraglio di speranza, con le parole del ministro Corrado Clini: "Per risanare l'Ilva di Taranto - ha dichiarato - ci vorranno 3, 4 anni".
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