Da qualche giorno risultano iscritti sul registro degli indagati della Procura di Trento per associazione sovversiva due nomi importanti nel panorama dell’anarchismo genovese, accusati di aver partecipato o collaborato ad azioni “antagoniste” in Trentino e in Val Susa. Sara Nicoletti, 41 anni, e Pierfelice Perbellini, della stessa età, sono i due anarchici ufficialmente residenti a Genova che gli inquirenti trentini ritengono parte del gruppo guidato dal quarantenne Massimo Passamani e dalla trentacinquenne Daniela Battista, entrambi raggiunti da un ordine di arresto. Sara Nicoletti ha abitato fino a poco tempo fa nella zona del Molo, mentre Perbellini ha abitato per diverso tempo in vico dei Garibaldi, nel centro storico. La prima è stata già denunciata per le manifestazioni con le quali si voleva impedire l’intervento di Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie, alla festa dell’Unità dello scorso anno, e poi di Giancarlo Caselli, procuratore capo di Torino, nella primavera scorsa. Perbellini si fece notare dai magistrati a Genova per le contestazioni all’impiego degli alpini nei caruggi nel 2009 e nel 2007 nell’ambito di un’indagine della Procura di Bologna su una serie di attentati anarchici.
Genova , quindi si pone come centro nevralgico dell’attività anarchica nel nord Italia anche se gli inquirenti ritengono che non ci siano collegamenti tra i due e l’attentato a Roberto Adinolfi del maggio scorso.
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