
Le stime sono fatte sulla raccolta indifferenziata, che in questi ultimi anni è scesa costantemente: i dati di questa estate quindi sono ancora più significativi. Ma quanti genovesi hanno rinunciato a partire? Difficile dirlo, ma una stima di massima si può fare sui giorni intorno a Ferragosto, quando normalmente la produzione di rifiuti scendeva del 40%. “Quest’anno ci siamo attestati intorno al 30/35%”, spiega Bizzi.
La crisi tiene a casa i genovesi, ma si sente anche nel resto dell’anno. Un segnale? La raccolta differenziata, che ha visto diminuzioni anche del 10% per prodotti elettrici e mobili, spiega Massimo Bizzi, che aggiunge: “Non solo, sta diminuendo anche la raccolta di carta, giornali e riviste in particolare, e quella dei mobili”. Insomma, in un momento difficile si cerca di far durare di più quello che si ha.
IL COMMENTO
Da Sbarra nel governo a Skymetro, quando la politica dà il peggio
Se l’ex Rinascente diventa un autosilos, a rischio i palazzi che si svuotano!