Cronaca

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“Le contestazioni? Va bene così. Sono momenti di tensione enorme. E’ evidente che noi dipendiamo da Taranto e che Taranto dipende dalla magistratura. Non è che noi con un atto di volontà politica possiamo decidere di tenere aperto l’impianto di Taranto, lo capiscono tutti. Qui abbiamo fatto le cose giuste. Ci auguriamo che questo avvenga anche in Puglia”. Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria, ha commentato così le contestazioni di ieri a lui e al sindaco Marco Doria durante l'incontro con i lavoratori Ilva e sedate dai sindacalisti.

Quanto all’altra contestazione secondo cui il Pd non saprebbe più parlare ai lavoratori, per Burlando “Bisogna vedere come vogliamo parlare alla gente. Se vogliamo prendere applausi in questo momento è facile, ma li prendiamo per poco. Se invece vogliamo provare ad essere riconosciuti come classe dirigente anche tra alcuni anni allora bisogna dire come stanno le cose e che alcune realtà così come sono non possono andare avanti. In questo caso l’azienda non ce la fa più ad andare avanti”.

“Noi abbiamo stesso problema con la sanità – ha poi aggiunto Burlando – Ieri mentre ero con i lavoratori di Ilva la Digos mi diceva che era meglio se me ne andavo ma io gli ho detto che non potevo andarmene, che dovevo stare lì. Pensavo che se non mettiamo a posto la sanità il prossimo anno le tasse le pagano quei lavoratori lì che erano in piazza. Questo per dire che non si può più vivere a debito”.