Bilancio severo con misure severe. Alla fine la stangata sulle seconde case è arrivata: la giunta Doria ha deciso l’aliquota massima con l’imposta al 10,6 per mille. Anziani residenti nelle case di riposo e cittadini residenti all’estero però pagheranno il 5 per mille come sulla prima casa. 7,6 per mille, cioè l’aliquota base, per chi affitta a canone concordato. Una scelta, quella di applicare le addizionali comunali sull’Imu, legata ai mancati trasferimenti da Roma per oltre 100 milioni.Dall’Imu sulla prima casa arriveranno 24 milioni, da quella sulla seconda casa 78 milioni. A settembre si farà il punto sugli introiti, e non sono esclusi ritocchi alle aliquote comunali dell’Imu. Il Comune però promette risparmi in tempi medi, soprattutto sul fronte dei dirigenti di Palazzo Tursi, ma anche su voci simboliche, come il cappuccino a inizio giunta e i taxi degli assessori.
Per la giunta però si apre già un caso politico, con Italia dei valori che ha annunciato che non voterà l’aumento dell’Imu. Una polemica alla quale il sindaco risponde così: “Quello che stiamo facendo è in coerenza con il programma”.
Marco Doria parla di bilancio severo, qualche assessore parla di Bilancio di guerra. La scelta del rigore e della tutela dei servizi però, precisa il sindaco di Genova, non deve deprimere la città.
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