
Nella lettera, imbucata a mano, la popolazione viene invitata alla disobbedienza civile e viene chiesto ai dipendenti spezzini di Equitalia di fermare l’opera di riscossione, “un lavoro – si legge – intimidatorio, che ha messo in ginocchio la popolazione spezzina”. “Fermate questi atti – è un altro passo del volantino - utili solo alla discriminazione, all’oppressione e alla guerra fra popoli”.
La lettera, giunta in busta gialla affrancata ma non timbrata, è stata consegnata alla Digos che ha avviato le indagini, ritenendo il documento, pur con tutte le cautele del caso, attendibile.
IL COMMENTO
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