Politica

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Sono mamma da poco, e per la quarta volta.
Sono nata e vissuta in questa città che mi sta cuore e partecipo attivamente alla vita di quartiere. Sento di poter dire di avere un punto di vista da tenere in considerazione e voglio scrivere ai candidati sindaci.
E’ molto triste vedere che a oggi la nostra amministrazione non ha saputo attuare politiche volte alla tutela della bellezza del nostro paesaggio e della sostenibilità dei nostri quartieri.

L’errore che ha portato al degrado che tutti abbiamo sotto gli occhi è in gran parte dovuto alla scelta di privilegiare i bisogni dei cittadini maschi, adulti e produttivi.  E questo va a discapito soprattutto dei più deboli e dei più piccoli. Pensateci bene: chi non ha un lavoro retribuito (disoccupati, vecchi, ragazzi, bambini e casalinghe) non ha gli stessi diritti sul territorio di chi invece ce l’ha.
Basta vedere l'importanza che l'automobile ha assunto nella nostra società, come condiziona le scelte strutturali e funzionali della città e come poi crea gravi difficoltà per la salute e la sicurezza di tutti i cittadini.

Provate a spingere un passeggino o immaginate di non essere più energici e pimpanti, e intraprendete una passeggiata per il centro: scoprirete che gli ostacoli sono innumerevoli, a volte così faticosi da scoraggiare spostamenti anche banali, e che privano il territorio di ogni attrattiva e bellezza.
Le “pedonali” Via Cairoli e Via Lomellini, riconosciute dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, sono la mattina un agglomerato di camion e macchine in sosta vietata.

Che dire poi della splendida macelleria ottocentesca di Via Lomellini con marmi che rivestivano le pareti e il grande bancone in marmo con su scolpite teste di mucca, che è stata smantellata nel silenzio della sovrintendenza? O della distesa di motorini e macchine tra i quali zigzagare per raggiungere la zona pedonale della Spianata e una volta raggiunta controllare che i bambini non giochino a palla perché il Comune avverte con tanto di 4 cartelli che “E’ VIETATO IL GIOCO DELLA PALLA” articolo 32 della Polizia Comunale? E ancora che dire della bellezza delle aiuole di Piazza Corvetto oscurate dal parcheggio selvaggio delle moto?

Ma siamo proprio sicuri che questa politica che privilegia il benessere individuale, la merce e il denaro, comporti una qualità della vita migliore?
Ho iniziato con il fatto che sono una mamma perché il concetto di materno ( non solo di madre come donna, ma appunto come concetto di inizio) può dare una svolta e restituire uno sguardo politico, sociale, economico e spirituale capace di innescare nuove forme di governo della città che rispettino tutti quelli che la abitano e che le restituiscano la sua antica bellezza.

Come madre posso aggiungere che educare i nostri figli in una società dove gli spazi sono diventati recinti da attraversare regolati da divieti sta diventando un’impresa titanica che spesso non porta risultati.

Spero che si possa invertire la rotta perché credo sia l’unica via possibile anche per uscire dalla crisi. Non è una visione di ritorno, anzi è l’augurio della rinascita della città. Abbiamo bisogno di un sindaco capace di trasformarla in un luogo che tutti possiamo amare innescando così dinamicità nei rapporti culturali, sociali, economici e politici.
Non mi sento un’idealista e chiudo con una citazione del critico d'arte John Ruskin: “La conoscenza della bellezza è la vera strada e il primo gradino verso la comprensione di ciò che è buono”

Roberta Trucco


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