
Stamattina il giudice Roberta Bossi ha ascoltato gli agenti della polizia postale, che hanno esaminati i file del computer dell’ex parroco, e ora dovrà valutare se si tratti effettivamente di materiale pedopornografico e se le immagini siano state scaricate e condivise volontariamente.
Nella precedente udienza il pm Stefano Puppo aveva chiesto per Don Seppia una condanna a 11 anni e 8 mesi di reclusione.
IL COMMENTO
La medicina di genere sia parte della ricerca e della cura di tutti
Amt Genova è emblematica: certi servizi toccano al pubblico