
Questa nuova azione, legata quella già fatta il 1° Marzo, ha lo scopo di denunciare la profonda crisi occupazionale e per sollecitare interventi governativi che favoriscano lo sviluppo produttivo, creando occupazione.
Si muove ancora il settore legato alla portualità, per segnalare ulteriormente il pesante stato di stagnazione che genera il ricorso ad ammortizzatori sociali, e alla continua espulsione di manodopera in piccole e medie aziende.
IL COMMENTO
Che difficile guidare a Genova strozzata dalle soste in doppia fila
Che l'inse, perché la ribellione parte sempre da Genova?