
Altro colpevole della stangata agli italiani, è il costo della benzina, per un aumento del 3,8%. Segno più anche per gli affitti per le abitazioni.
Si registrano, però, anche delle diminuzioni in alcuni settori.
Nel campo dei servizi sanitari, ad esempio, è stato evidenziato un calo dell'1,6% per i prodotti farmaceutici.
Restano invece invariate le spese per servizi ospedalieri ed ambulatoriali, così come per l'istruzione, che non vede aumenti nè diminuzioni dei suoi costi e rimane costante
IL COMMENTO
Evviva le “isolette pedonali diffuse” da provare ogni mese nei quartieri
Non di soli “rolli” vivono i caruggi, dimenticati da un sindaco dopo l’altro