Cronaca

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La nuova stangata arriva anche questa volta nella cassetta delle lettere. 30 mila genovesi l??hanno già ricevuta; in questi giorni tocca ad altri 20 mila. Poi, a breve, ad altri 30 mila. Il comune di Genova, unico in Italia insieme a quello di Torino, ha deciso di procedere alla riclassificazione di quegli immobili che in base ai parametri del 1939, erano inseriti nelle categorie A4 (case economico popolari) e A5 (case ultra popolari). Chi, nell??arco degli ultimi anni, avesse provveduto a effettuare lavori di ristrutturazione del proprio alloggio, deve procedere alla riclassificazione. Basta che sia stato messo l??ascensore, o siano stati adeguati i servizi igienici, o rifatto il pavimento togliendo il cemento e mettendo le piastrelle, che scatta il provvedimento. Nella lettera inviata da Tursi è inserito l??apposito modulo. Chi si autodenuncia deve farlo entro il 30 novembre. Poi sarà chiamato a sborsare somme ingenti: intanto deve rivolgersi ad un tecnico per la riclassificazione catastale dell??alloggio (spesa tra i 350 ed i 400 euro) poi deve pagare al comune il conguaglio Ici per i 5 anni precedenti. E tutto in un??unica soluzione. Chi decide di non auto- denunciarsi può vedersi arrivare a casa il catasto. In quel caso la riclassificazione costerà almeno 800 euro e il comune potrebbe decidere di chiedere, retroattivamente, 10 anni di adeguamento Ici. Senza contare sanzioni e interessi. Insomma: in ogni caso si deve pagare. E velocemente. Le associazioni di categoria, come l??Ape hanno già chiesto al comune di Genova una proroga dei termini di presentazione delle autodenunce. Ma la sensazione è che Tursi voglia invece stringere i tempi: è in fase di elaborazione il bilancio di previsione 2006 e le esigue casse del comune devono sapere su quanti soldi freschi possono contare. Prelevandoli in fretta e furia dalle tasche, spesso ancor più vuote, dei genovesi. (Davide Lentini)