Cronaca

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Due morti quasi improvvise e apparentemente senza particolari motivi, ma avvenute a distanza di un'ora l'una dall'altra nello stesso opedale di Imperia e in seguito ad altrettante angiografie: l'esame alle arterie. Subito l'apertura dell'inchiesta da parte della Procura della Repubblica e l'iscrizione di quattro persone nel registro degli indagati. Un tecnico radiologo, due medici e l'amministratore delegato dell'azienda farmaceutica fornitrice di liquidi di contrasto per eseguire il test da martedì erano accusati di omicidio colposo. Novità rilevanti invece questa mattina, dopo l'autopsia eseguita venerdì dal dottor Alessio Paraidotti sulle due vittime. Il decesso infatti di Armando Ballerini - 69enne originario di Bobbio e residente a Borgomanero - e Domenico Cuccuvè - 73 anni, di Coldirodi a Sanremo - non è imputabile a negligenza da parte del personale medico e quindi nessun errore umano nell'uso della macchina nè problemi legati alla funzionalità della stessa. La morte sembra infatti attribuibile a inattese complicazioni del quadro clinico dei due anziani, avvenute con tragica coincidenza. All'autospsia erano presenti anche i medici dell'Asl che nel frattempo aveva sospeso l'attività dell'ambulatorio di angiografia che, da questa mattina, è ripresa regolarmente. Martedì scorso inoltre oltre a Ballerini e Cuccuvè altri tre pazienti avevano affrontato l'esame - di per sè comporta sempre un margine di rischio - e un'anziana donna è dovuta ricorrere alle cure dei medici per forti dolori a una gamba. Nessuna conseguenza per gli altri due pazienti. Le vittime invece nonostante non avessero accusato nessun malore o complicazione in un primo tempo, sono morte dopo 24 ore. Saranno ora necessari altri 90 giorni per rendere note le cause che hanno stroncato i due anziani. Del caso, denunciato dagli stesssi medici che avevano avvertito i vertici dell'Asl, si sta occupando la magistratura imperiese, con il sostituto procurature della Reppubblica di Imperia, Filippo Maffeo.