Cronaca
Sequestro area Terminal Rinfuse, accusa: ruspe non idonee
50 secondi di lettura
Il sequestro di una parte del terminal Rinfuse eseguito oggi dalla Guardia di Finanza di Genova ha determinato l'iscrizione nel registro degli indagati di quattro persone, due appartenenti al settore dirigenziale e due al tecnico. Quindici i capi di accusa contestati. Secondo l'accusa non avrebbero attuato le procedure necessarie per evitare l'aumento delle emissioni di polveri derivanti dalla movimentazione e dallo stoccaggio del carbone e delle rinfuse bianche. L'inchiesta è nata da un controllo dell'agenzia ambientale regionale Arpal. Tra le accuse, quella di utilizzare ruspe non idonee a impedire la dispersione delle polveri. Contestata l'omissione della pulizia delle aree di stoccaggio. Si è appreso che l'autorizzazione prevedeva lo stoccaggio di 15-20.000 tonnellate di carbone, i cui cumuli non avrebbero dovuto superare in altezza apposite barriere protettive di 5 metri. Al contrario erano state stoccate 60.000 tonnellate. Tra le anomalie riscontrate, anche la mancata installazione di uno specifico autolavaggio per la pulitura dei mezzi utilizzati per il trasporto, quindi la mancata comunicazione all'Asl dell'arrivo di navi con carico di rinfuse polverose.
Ultime notizie
- "Vedo i mostri", delirio da droga in via Bixio: arrestato spacciatore con cento clienti
- Incendio sul mare a Quarto, ipotesi dolosa e paura amianto
- Quasi 19 anni di carcere per la 'gang' degli esami di guida truccati
- Noi Moderati, Bozzano nuovo commissario della provincia di Savona
-
Amt, ecco cosa pensano i cittadini su crisi e aumento biglietti
-
Global Safety Day 2025: la cultura della sicurezza a Vado Gateway - Lo speciale
IL COMMENTO
Amt, a Tursi il teatro della crisi: tutti sul palco (tranne uno) e una città che aspetta la verità
La medicina di genere sia parte della ricerca e della cura di tutti