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Multe salate ad entrambe le società, anche la curva A dello stadio Maradona chiusa al pubblico per un turno
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LA SPEZIA - Multa di 15mila euro allo Spezia e Curva Piscina chiusa per un turno: è questa la sanzione decretata dal giudice sportivo ai danni del club spezzino in seguito ai tafferugli che hanno portato all'interruzione dell'ultima gara di Serie A fra Spezia e Napoli, andata in scena al Picco domenica scorsa.

Multa più salata per la società Napoli, che dovrà pagare un'ammenda di 30mila euro, inoltre sarà chiusa al pubblico per un turno anche la Curva A dello stadio Diego Maradona di Napoli.

Quel giorno andarono in scena risse tra le due tifoserie e invasioni di campo con lancio di oggetti sul terreno di gioco: dopo quei fatti furono arrestati 5 ultras, 4 dello Spezie e 1 del Napoli. Proprio oggi i 4 sostenitori aquilotti sono stati liberati.

Questo il testo della sentenza:

"Il giudice sportivo, considerato che, al 5° del primo tempo, i sostenitori della Soc. Napoli occupanti il settore “Ospiti” ed i sostenitori della Soc. Spezia presenti nel settore denominato “Piscina” si lanciavano vicendevolmente alcuni bengala oltre, al 10° del primo tempo, ad alcuni seggiolini divelti dagli spalti; considerato che, contemporaneamente al lancio dei seggiolini, alcuni sostenitori della Soc. Napoli entravano nel recinto di giuoco e raggiungevano il settore occupato dai tifosi avversari e, pertanto, nasceva una colluttazione che costringeva l’Arbitro ad interrompere la gara per ben dieci minuti e comportava il ferimento di tre steward; considerato che, al termine della gara, i gravi incidenti continuavano anche nelle aree immediatamente adiacenti allo stadio e coinvolgevano alcune centinaia di tifosi; considerato che, nel parapiglia generale, alcune decine di tifosi spezzini dell’opposto settore “Ferrovia” tentavano di accedere in campo per dare manforte ai tifosi situati nel settore “Piscina” ma venivano efficacemente fermati dagli steward; considerato che, in base a quanto sopra riportato, vista la gravità dei fatti, emergono comportamenti rilevanti a norma dell’art. 26, commi 1 e 3, CGS.. delibera di sanzionare: la Soc. Spezia con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Piscina” privo di spettatori unitamente all’ammenda di € 15.000, con diffida, e la Soc. Napoli con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva A” dello stadio denominato Diego Armanda Maradona privo di spettatori (settore riconducibile al gruppo di tifoseria organizzata maggiormente rappresentato nell’ambito della tifoseria presente nel settore ospiti “Piscina”), unitamente all’ammenda di € 30.000, con diffida. Sanzioni attenuate per il fattivo comportamento di calciatori, tecnici e dirigenti per calmare gli animi e porre fine agli scontri"

Poco dopo la tifoseria organizzata dello Spezia del Gruppo Bullone ha risposto alla sentenza con un comunicato, titolando "Una Festa Rovinata"

Noi, a questa sceneggiata non partecipiamo, saremo perdenti in partenza, vogliamo solamente proporre a tutti di “riavvolgere il nastro” e di soffermarsi ai soli fatti, alla realtà, alle cose viste, documentate, alle oggettività.

È VERO che larga parte della tifoseria napoletana è entrata nel settore ospiti con il volto travisato e armati di aste ed oggetti atti ad offendere?
È VERO che tra tali oggetti in loro possesso vi erano torce da segnalazione che sono state scagliate nel settore occupato dal pubblico locale?
È VERO che frange del tifo ospite, dopo pochi minuti dall'inizio incontro, ha tentato, nell’ordine, di abbattere il divisorio tra i settori, di scavalcare il divisorio stesso e di colpire con cinghie e aste il pubblico locale?
È VERO che il pubblico locale ha protetto e agevolato l’evacuazione di molti spettatori di fede partenopea (famiglie in primis) presenti nel proprio settore in quanto minacciati da un reale e grave pericolo incombente provocato esclusivamente dai tifosi napoletani?
È VERO che diversi individui appartenenti alla tifoseria napoletana, armati di cinghie, aste (?!) e altri oggetti atti ad offendere hanno, senza resistenza alcuna, scavalcato le delimitazioni di settore, entrati nel terreno di gioco, diretti nel settore ospiti e colpito personale d servizio e pubblico locale?
È VERO che solo per questo specifico motivo, e non altri, l’arbitro è stato costretto a sospendere l’incontro per ben 12 minuti?
È VERO che personale di servizio (due steward….) e appartenenti al pubblico locale ha naturalmente e legittimamente resistito al premeditato, vile e violento attacco messo in atto dalla tifoseria ospite?
È VERO che durante l’arco temporale dell’intero incontro, nel settore napoletano, sono stati spaccati seggiolini, componenti elettrici e antincendio e scagliati nella parte del tifo locale?
Ergo, di che parliamo?
Per completezza di analisi proponiamo, ulteriori osservazioni:
È VERO che a seguito di preventive, lunghe, sistematiche ed accurate perquisizioni alle persone afferenti al settore locale di Curva Piscina, effettuate nei 19 incontri disputati, NON sono mai stati rilevati tentativi, tantomeno sequestri, di introduzione oggetti atti ad offendere?
È VERO che NESSUN preventivo (e scatenante!) vilipendio è stato perpetrato nei confronti di Santi ed Eroi Partenopei?


In conclusione, come Gruppo Bullone, proponiamo a tutti di fermarsi un attimo, di interrompere commedie teatrali, sproloqui, pseudo comizi, encomi e congratulazioni.
“Un bel tacer non fu mai scritto” è la nostra proposta nell’immediato.