Per ritrovare un derby altrettanto drammatico è necessario riannodare i fili della storia più profonda: 17 marzo 1974, nel vecchio Ferraris si gioca Sampdoria - Genoa. Le due squadre languono sul fondo della classifica, i blucerchiati sono addirittura ultimi. La salvezza è una chimera e, infatti, nessuna delle due riuscirà a centrarla sul campo (la Samp sarà poi ripescata): sul terreno e sugli spalti la paura è palpabile. Il Genoa va in vantaggio con Derlin, la Samp pareggia oltre il novantesimo con una rovesciata di Maraschi che resterà nella storia.
Quasi cinquant'anni dopo dramma sportivo si ripete, con le due squadre in piena bagarre, staccate di soli 5 punti, pochi per scendere in campo sereni. Il Genoa, con la vittoria contro il Cagliari, si è guadagnato il diritto di sperare ancora; la Sampdoria, a causa di una paurosa flessione di prestazioni e risultati, ha assoluto bisogno di tenere i cugini a distanza.
Sulla carta le condizioni sono quelle ideali per attendersi una partita brutta, tirata, durissima: le due squadre sono, a modo loro, entrambe in crisi. Il Genoa con Blessin è ripartito, ha conquistato i punti sufficienti per non staccarsi definitivamente, ma continua ad avere il terribile problema di non riuscire a segnare. Con 25 gol fatti in in 34 partite, i rossoblù hanno il peggior attacco della Serie A, nemmeno il Venezia ultimo in classifica ha fatto di peggio. La Sampdoria, per proporre un paragone diretto, ne ha segnati 41. I grifoni dovranno quindi puntare tutto sulle migliori carte messe sul tavolo dall'allenatore tedesco: furore agonistico, pressing a tutto campo, inserimenti continui.
Sul lato opposto la Sampdoria, che pure pare dotata di un organico complessivamente superiore, si trova in un momento ancora più difficile: la squadra ha una classifica meno pericolante ma nelle ultime settimane ha spesso sentito la terra mancargli sotto gli scarpini. Un'involuzione profondissima che è coincisa con il ritorno in panchina di Marco Giampaolo che ha provato a infondere alla rosa i propri concetti di calcio, senza riuscirci. Il rischio più incombente, con un avversario come il Genoa, è quello di vedersi sporcare tutte le linee di passaggio: il pressing totale di Blessin si scontra nettamente con il tiqui-taka giampaoliano, un vero, possibile, mismatch. E' però indiscutibile che la Samp si presenti alla stracittadina con un decisivo vantaggio: può giocare per due risultati su tre. Con il pareggio il Genoa è semi spacciato e la Sampdoria può continuare la sua corsa che a quel punto sarebbe difficile ma possibile.
Sugli spalti tornerà il pubblico delle grandi occasioni: le gradinate sono già sold out, il resto dei settori non sarà pieno fino all'orlo ma quasi: i sampdoriani desiderano vendicare il celebre gol di Boselli, i genoani sperano di trascinare i cugini nella lotta più dura.
Tutte le emozioni del derby della Lanterna si potranno vivere anche in diretta su Primocanale e sul sito Primocanale.it: sabato 30 aprile la trasmissione prenderà il via alle 17.00. In studio la conduzione di Graziano Cesari, con Maurizio Michieli, Giovanni Porcella, Domenico Arnuzzo, Carlo Pernat e tanti altri ospiti. Collegamenti dallo stadio e linee aperte per i vostri commenti (numero verde 800 640 771 per le telefonate, 3476766291 per i messaggi Whatsapp).
IL COMMENTO
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