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In assenza di una svolta societaria, diventa ancora più necessaria la salvezza sul campo
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Ventinove punti con sette partite ancora da disputare, in un campionato di serie A dove anche quest’anno sembra verificarsi una corsa al ribasso, almeno nella zona calda della classifica. E’ questo il cammino che attende la Sampdoria da qui alla conclusione della stagione. Per la squadra blucerchiata la salvezza rappresenta un punto di arrivo imprescindibile per garantire la sopravvivenza anche alla società, in assenza di una svolta nelle trattative di cessione del club.

Sino a quando i concordati di Eleven e Farvem non saranno omologati, come è noto, la famiglia Ferrero non avrà alcun obbligo giuridico di cedere la Samp e, comunque, anche dopo l’eventuale omologa potrebbe contare su ben trenta mesi di tempo per vendere.

Ecco perché il trustee Vidal, come traspare sempre dalle sue parole, non ha fretta, tanto che sinora ha evitato di coinvolgere un advisor specializzato, come sarebbe prassi in queste situazioni. Prendere e guadagnare tempo è stata, è ancora e sarà sempre la strategia degli attuali proprietari della società blucerchiata, sino a quando i vincoli legali glielo permetteranno.

Per quanto riguarda il campo, i prossimi tre impegni saranno fondamentali: contro Bologna e Verona fuori e Salernitana in casa, Giampaolo e i suoi dovranno cercare di incamerare almeno cinque punti. Il che significherebbe arrivare a quota 34 punti con ancora quattro partite, molto impegnative, da disputare: il derby, a Roma con la Lazio, al “Ferraris” con la Fiorentina ed infine a Milano con l’Inter.

Un calendario non semplice nella fase discendente, che impone di sfruttare al massimo il prossimo trittico, anche per consentire al presidente Lanna e al cda di programmare un altro campionato, il prossimo, di lacrime, sangue e… vigile attesa.