Ogni partita è importante, nessuna è determinante o decisiva, tutte sono gare della vita. Quante volte abbiamo ascoltato, da parte degli addetti ai lavori, un tale campionario di ovvietà. "Non è vero, ma ci credo", diceva Leonardo da Vinci, uno che la sapeva lunga. Già, perché ci sono momenti nella stagione di ogni squadra che hanno inevitabilmente un significato più profondo.
E’ il caso di Venezia-Sampdoria, in programma domenica alle 12,30 al "Penzo". Non a caso i tifosi blucerchiati, altra categoria che la sa lunga, si sono mobilitati, sostenendo la Samp alla partenza in treno per la Laguna ed occupando tutti o quasi mille posti disponibili nel settore ospiti dello stadio sull’acqua.
La formazione di Giampaolo arriva a questo appuntamento, un vero e proprio scontro diretto per la salvezza, con tre sconfitte consecutive sul groppone, condite dalla bruttezza di 11 gol incassati. Il margine di errore si è dunque assottigliato pericolosamente ed è vietato sbagliare, se non si vuole sprofondare nell’abisso. Anche perché il mantenimento della categoria, con i relativi introiti economici che ne derivano, è fondamentale pure per la conservazione della società. I problemi a Corte Lambruschini, infatti, non sono stati certo spazzati via dall’arresto di Massimo Ferrero. Il club continua sulla scia di un anno vissuto pericolosamente e soltanto la salvezza potrà garantire un futuro a prescindere dalla vicenda infinita della cessione.
Nei giorni scorsi il trustee Vidal proprio a Primocanale ha parlato di "trattative rallentate dalla guerra". Prima era 'colpa' del covid. Prima ancora dell’offerta giudicata incedente degli americani di Vialli. La questione si è trascinata ad un punto di non ritorno: in assenza di ricapitalizzazione, la Sampdoria rischierà di incontrare difficoltà ad iscriversi al prossimo campionato. Ecco perché è fondamentale aggrapparsi a quello attuale. Poi, con la fantasia del mercato e gli equilibrismi della nuova dirigenza si potrà tentare un nuovo miracolo blucerchiato. In attesa del Rinascimento, quello vero, se e quando si concretizzerà. Ma tutto o quasi passa per Venezia, luogo che nei film evoca Morte o Tristezza e che per i sampdoriani invece dovrà essere sinonimo di vittoria.
IL COMMENTO
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