"Non conta il mio esordio personale in panchina, conta la Sampdoria. Pafundi, Cherubini e Abildgaard possono giocare? Vediamo, sono arrivati da pochi giorni. Pedrola sta alla grande, mi aspetto tanto da lui e lo aiuterò molto. Coda? Mi aspetto che faccia gol, è il suo mestiere". Così Massimo Donati, tecnico della Sampdoria, alla vigilia della sfida col Modena. E' la prima in campionato per i blucerchiati. "Affronteremo una squadra forte, costruita per le prime posizioni" dice Donati che non si sbilancia sulle prospettive della squadra: "Bisogna essere realisti, c'è bisogno di tempo per inserire i nuovi giocatori. Ma dobbiamo mettere da parte la scorsa stagione. Il mercato? Serve qualcosa dietro".
La prima a Marassi
Quanto pesa l'esordio a livello personale in questo campionato? "A livello personale non ha importanza. Conta per la Sampdoria, per la squadra. Io cerco di fare sempre al meglio il mio lavoro ma non sono io il personaggio principale. E' la Sampdoria che deve iniziare la stagione cercando di fare le cose al meglio. Una partita difficile. Affrontiamo un Modena costruito molto bene, che sarà nelle prime posizioni. E' emozione, stress da partita. Qualcosa che ho sempre avuto da quando alleno, qualcosa di bello. Ma nulla di personale per me" dice Donati.
I nuovi innesti
Quali sono le caratteristiche di Pafundi e Cherubini, arrivati in questi giorni a Bogliasco? "Pafundi è un giocatore a cui piace spesso ricevere la palla tra i piedi. Molto talentuoso, salta l'uomo, fa giocate importanti. Ha già fatto vedere queste cose, va solo inserito nel contesto. Cherubini è un giocatore più verticale, gli piace la palla sia sui piedi sia negli spazi. Hanno caratteristiche diverse. Possono essere utilizzati in più posizioni. Mi piacciono i giocatori che possono essere utilizzati in più ruoli".
A fari spenti
Conferma che questa Sampdoria parte a fari spenti - come disse un mese fa - o forse il mercato cambia gli orizzonti? "Credo che sia controproducente per noi parlare di altro dopo quello che è successo l'anno scorso. Io ho sempre detto di mettere da parte la scorsa stagione. Ma bisogna essere realisti. Quando arrivano tanti giocatori nuovi e un allenatore nuovo non basta schioccare le dita per far andare le cose alla grande. C'è bisogno di tempo, ci sono giocatori che arrivano da altri campionati. Non si può pensare che questo si abbia in un mese o in due mesi. Questo non vuol dire che metto le mani avanti. La partita con lo Spezia ci ha fatto vedere cosa siamo dal punto di vista del non mollare, della corsa. Da lì si parte. Mi auguro che quella partita sia un punto d'inizio e che sia un crescendo. L'impronta deve essere quella, al di là di vincere o perdere. Bisogna costruire per poi arrivare a un punto".
Sottil e il Modena
Sottil - ex mister della Samp oggi al Modena - dice che il fattore Ferraris è fondamentale per la Samp. "E' vero, il pubblico di Marassi è un valore aggiunto. Mi auguro che venga il maggior numero di tifosi allo stadio e che tanti tifosi si abbonino ancora. Il Modena è costruito bene, per stare nelle prime posizioni. Una partita difficile da affrontare, come lo sono tutte. Abbiamo lavorato bene in settimana, cercando di preparare tutto. Le risposte le dà il campo. Loro sono una squadra forte, hanno un allenatore bravo".
La bella prova con lo Spezia nonostante il ko ai rigori in Coppa Italia. "La partita con lo Spezia mi ha dato, se ci fossero stati dei dubbi, le risposte. Sono tutti sul pezzo, tutti concentrati nel fare le cose che abbiamo proposto dal primo giorno. Non parlo solo di tecnica e tattica. Risposte anche a livello caratteriale, tutte le cose che stanno dentro le partite. Poi gli errori si faranno, lo farò io e li faranno loro" dice Donati.
Tra formazione e mercato
Difesa a tre o difesa a quattro? "Quando voi leggete i giocatori iniziali, i primi undici, pensate che giocheremo a tre o quattro. Ma ho già detto che contano i principi, come tu vai a giocare. In settimana facciamo questo, costruiamo così. Sempre in funzione di chi andiamo ad affrontare" dice il mister doriano.
Abdilgaard, Pafundi e Cherubini potranno giocare dall'inizio? "Vediamo. La possibilità c'è. Sono arrivati da poco. Vediamo".
Mercato: manca un attaccante e forse anche un paio di difensori? "Più dietro, sicuramente dietro. Per il resto vedremo. Io sono contento dei ragazzi che ho. E' vero che dietro manca qualcosa. Sicuramente lì qualcosa si farà".
Come sta Pedrola
Il momento di Pedrola in questa fase iniziale di stagione. "Pedrola sta alla grande. E se io lo punzecchio anche pubblicamente è perché è un giocatore in cui credo molto, moltissimo. Potrà fermarsi anche per un leggero fastidio ma non mi interessa. Ha potenzialità pazzesche, lui sa che io ho enorme stima in lui. Io voglio tirare fuori tutto il meglio da lui. Pedrola a volte può determinare anche più degli altri, anche se il mio discorso vale per tutti. Mi aspetto tanto da lui e lo aiuterò in tutti i modi perché questo accada" dice Donati.
Romagnoli fa parte del gruppo? "Romagnoli è rientrato, ha voglia di rientrare nel gruppo. Parzialmente rientrato. Viene da un infortunio complicato e difficile da gestire. Ora sta abbastanza bene, su di lui le valutazioni andranno fatte in qualche settimana. Infortunio delicato alla sua età".
Alla Spezia tante occasioni create, tante occasioni concesse. Sarà sempre così? "Se si gioca così è normale avere occasioni noi e concederle a loro. Giocando così è normale lasciare qualche occasione agli avversari. Non faremo sempre così. L'importante è che i giocatori sappiano cosa fare. Decideremo se essere più alti, aspettare un po' di più o aspettare bassi" dice Donati.
Lei comunica la formazione ai calciatori alla vigilia? "La formazione la comunica il giorno stesso della partita".
Crede nella competizione tra i portieri o no? "In linea di principio non mi piace cambiare portieri. Adesso è arrivato un altro portiere bravo. Ma il discorso del portiere è sempre un discorso scivoloso. Anche parlarne il giorno prima non è il massimo. Rimandiamo la domanda".
Il ruolo di Coda
Il ruolo di Coda e degli altri giocatori di maggiore esperienza come Depaoli e Ferrari. "Quando si cambia tanto, è normale che chi rimane e ha più esperienza deve dare una mano all'allenatore in certe situazioni. E' quello che mi aspetto, quello che stanno facendo. Coda è uno di questi. Mi aspetto che faccia gol, è il suo mestiere. E mi aspetto sempre che si alleni bene, con determinazione. Anche come esempio per gli altri. Io sono sempre convinto che si gioca alla domenica come ci si allena in settimana" dice Donati.
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