La Sampdoria cambia abito per provare a uscire dalla crisi. Lo stesso Pietro Accardi - ds dei blucerchiati - ha fatto capire nella lunga conferenza stampa di ieri a Bogliasco che il tecnico Andrea Sottil (riconfermato con una "fiducia non a tempo") sta lavorando in questi giorni a Bogliasco sul passaggio dal 3-5-2 (modulo inizialmente scelto anche durante la gestione Pirlo) al 4-2-3-1. L'obiettivo nemmeno troppo celato è quello di valorizzare al meglio i giocatori a disposizione, su tutti Pedrola. Lo spagnolo è un esterno d'attacco ed è probabilmente il giocatore di maggior qualità in rosa: l'ex Barcellona dovrebbe trovare spazio sulla corsia sinistra della trequarti, per garantire dribbling e superiorità numerica alla Samp. Un Pedrola che sta meglio, finalmente pronto a dare il suo contributo da titolare dopo il ritorno dall'ultimo infortunio, e che probabilmente giocherà dall'inizio già domenica 24 novembre alla ripresa del campionato contro il Palermo.
LA DIFESA A QUATTRO
Poi naturalmente ci saranno tutte le altre scelte tattiche e individuali da fare per Sottil, nell'ottica di questa rivoluzione di modulo. In porta verso la conferma Vismara al posto di Silvestri, in difesa Bereszynski dovrebbe tornare a ricoprire il ruolo di terzino destro (ma nel ruolo c'è anche Venuti), con Romagnoli e Riccio centrali, Ioannou a sinistra. Al momento ci sono poche altre possibilità di scelta nel reparto: c'è Vulikic come opzione al centro della difesa, non ci sono ancora Veroli (pubalgia) e Ferrari che sta ritrovando la migliore condizione ma non sembra ancora pronto per giocare dopo 14 mesi di stop.
LA NUOVA MEDIANA
Le valutazioni più interessanti a livello tattico per la nuova Sampdoria riguardano il centrocampo. Uno dei due davanti alla difesa sarà certamente Meulensteen, sinora tra gli acquisti più convincenti di un mercato estivo ancora luci e ombre, e al suo fianco potrebbe esserci spazio un po' a sorpresa per Bellemo: l'ex Como sinora ha deluso molto ma le sue caratteristiche son più adatta a giocare in un centrocampo a due.
TUTINO SCELTA OBBLIGATA
Sulla trequarti oltre a Pedrola che dovrebbe giocare come esterno d'attacco mancino nella nuova idea valutata insieme da Sottil e Accardi dovrebbe esserci spazio per un esterno destro di gamba come Depaoli e per un giocatore con caratteristiche più classiche da trequartista o comunque mezz'ala come Kasami - peraltro l'unico centrocampista doriano che va al tiro anche dalla distanza con una certa regolarità - o come Akisanmiro, che in questo momento è il giocatore di maggiore corsa a disposizione. Tant'è che lo stesso Akisanmiro potenzialmente potrebbe anche essere impiegato come mediano al fianco di Meulensteen, anche se il ragazzo scuola Inter ha bisogno anche di un'ulteriore maturazione a livello tattico. Pochi dubbi sulla scelta offensiva: l'unico vero riferimento nel 4-2-3-1 sarà Tutino anche a causa dello stop di Coda. Restano comunque disponibili sia Borini (molto versatile, può giocare come prima punta o esterno d'attacco) sia Sekulov, altro esterno offensivo che sinora ha deluso le aspettative. Anche La Gumina (pure lui non brillante in questa così come nelle precedenti stagioni a Genova) può rappresentare una carta a disposizione di Sottil nei panni di prima punta.
IL COMMENTO
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