
GENOVA - "Ho cominciato ad andare allo stadio di nascosto a dieci anni, il giocatore più forte che ho visto? Meroni, che andava a spasso con una gallina al guinzaglio…".
Cominciano così i ricordi di Eugenio Carlini, 78 anni, un anziano tifoso abitante a Pontedecimo che ha risposta all'appello dei giovani della Gradinata Nord di stare vicini alla squadra alla vigilia della partita con il Bologna e andare al campo di allenamento del Pio XII di Pegli.
Il suo racconto è uno spaccato della storia sempre tribolata del Genoa.
"Ho visto di peggio di quanto sta succedendo oggi - racconta in genovese Carlini, che faceva il litografo in un tubettificio - , certo mi dispiace, questi qui cosa hanno fatto? Forse il passo più lungo della gamba. Prima di parlare aspettiamo, io visto tante partite del Genoa in ogni stadio d'Italia che lei neanche lo immagina, se parte da Roma e arriva in su gli stadi li ho girati tutti, e a quei tempi si andava in trasferta a Torino in auto con la statale, da Serravalle ed era un viaggio e senza dire niente ai genitori, il Genoa più brutto? Quello del primo anno in C, nel 59/60 eravamo sempre nelle ultime parti della classifica e dopo avere provato a comprare una partita che abbiamo perso ci hanno squalificato togliendo tutti i punti. Cosa vuole che sia oggi, io ho visto di tutto".
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