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LA SPEZIA - Le parole di Luca Vignali al termine di Spezia - Cremonese, match terminato 0-1 per gli ospiti.

La prestazione c'è stata, il risultato no:

"Penso che, aldilà della situazione, oggi abbiamo ben poco da rimproverarci. Entrati col piglio giusto nel primo tempo seppur facendo fatica, nel secondo creato azioni importanti nei primi minuti, poi il gol. Bravi a non mollare, giocato alla pari, però altra sconfitta e c'è da migliorare negli ultimi metri con un po più di convinzione, se riusciamo a sistemare questo possiamo risalire".

Riportare entusiasmo:

"Prima di tutto devo fare il mio, dare una mano soprattutto ai più giovani che sono i più in difficoltà. Alla loro età anche io in questi momenti soffrivo. Secondo me prova molto solida, da squadra, dimostrato di esserci, la differenza la fanno gli episodi, girati a favore, anziché a sfavore. Oggi di fiducia ne abbiamo acquisita tanta, dobbiamo liberarci ulteriormente".

Liberare la testa e ritrovare serenità:

"Non è facile, quando l'ambiente inizia a essere pesante non è semplice soprattuto per i giovani. Dobbiamo essere bravi noi un po' più esperti ad aiutarli e dare una mano. Liberare la testa, trovare serenità. Sono convinto che riusciremo a tirarci fuori".

L'emozione del ritorno a casa:

"Stiamo parlando del mio stadio, in pullman avevo brividi come la prima volta. Da parte mia emozione scontata, mi fa piacere, se non provassi sentimenti non sarei tornato. Spero di dare svolta alla stagione per far rivivere queste emozioni anche ai miei compagni".

Spezia ultimo in classifica:

"Io penso che quando in mezzo c'è retrocessione e iniziano a esserci pressioni, ci si trova in difficolta. Chi c'è dalla passata stagione si porta dietro scorie di queste delusioni. Complicato tirarsi fuori, quelli che c'erano già devono riuscire a farlo. Sono tranquillo mentalmente rispetto a loro, cercherò di dare una mano, ho trovato tutti ragazzi con con la testa".

Fascia da capitano:

"Caso neanche iniziato, non sono nessuno per venire e prendermi titolo del genere, oltre a essere compagno è un amico, giocatore di personalità, conosce ormai benissimo società e città, non è più neanche il caso di parlarne. Lo sosterrò sempre, riconosciuto da tutti come capitano, figura importante che sa come tirarci fuori da questo momento".