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GENOVA - Ufficialmente assegnati a Italia e Turchia gli Europei di calcio del 2032. L'’annuncio della decisione è arrivata dall’esecutivo dell’Uefa e del suo presidente Aleksander Ceferin. Dunque tutto confermato come nelle previsioni. Italia e Turchia erano rimaste le uniche due nazioni in corsa, poi la decisione di unirsi in una candidatura congiunta (leggi qui).

"Regione Liguria è pronta a lavorare al fianco della Federazione e del Comune di Genova con l'obiettivo di riuscire a ospitare le partite della manifestazione allo Stadio Luigi Ferraris, tra gli impianti sportivi più iconici e suggestivi d'Italia". Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore allo Sport Simona Ferro in merito all'assegnazione congiunta degli Europei di calcio 2032 a Italia e Turchia. "Riteniamo che sacrificare il capoluogo ligure rappresenterebbe un'occasione persa per tutti gli italiani, considerato il ruolo sempre più strategico che Regione Liguria sta assumendo nello scenario sportivo, economico e turistico nazionale".  

Nel dossier presentato dall'Italia i dieci stadi scelti per ospitare la manifestazione sono quelli di Roma, Milano, Torino (Stadium), Napoli, Genova, Bari, Bologna, Firenze, Verona e Cagliari. Con la scelta della candidatura unita però le città italiane che ospiteranno la manifestazione passeranno da 10 a 5, massimo 6. E allora parte la conta di quali saranno le città escluse. Ma per saperlo bisognerà aspettare ottobre 2026, due anni dunque. 

"Stadio? Ci stiamo lavorando - ha dichiarato il sindaco di Genova Marco Bucci a margine di un evento -. Stiamo lavorando molto su questo discorso e penso che a breve avremo delle belle notizie". Il Ferraris, la cui prima costruzione risale al 1911 e che fu ristrutturato per Italia '90, è al momento in concessione alla società Luigi Ferraris s.r.l., partecipata equamente da Genoa e Sampdoria, sino al 30 giugno 2024.

Guardando gli stadi in corsa la candidatura di Genova però è a rischio. Milano e Roma sono in una botte di ferro, lo stesso vale per Torino che ha un impianto nuovo. Praticamente certo della conferma anche il Maradona di Napoli visto la sua ampia capienza. Le altre città invece si giocheranno l'ultimo posto disponibile. In questo caso la distribuzione territoriale potrebbe avere un suo peso così come la quantità di interventi necessari per rendere gli stadi idonei a ospitare la manifestazione internazionale. E se Cagliari sembra tagliata fuori visto che lo stadio non esiste ancora per l'ultimo posto disponibile potrebbe essere una lotta tra Genova, Bari, Verona, Bologna e Firenze.

In passato il Comune provò a venderlo attraverso un bando pubblico il Ferraris ma la cifra (17 milioni circa) venne ritenuta troppo alta dalle due società. Nel frattempo sono cambiate entrambe le proprietà dei club. Sul tavolo c'è un progetto di ristrutturazione ideato dall'architetto Penaranda che è stato presentato proprio in occasione della candidatura a città ospitante avvenuta alla Figc a Roma.

"Regione Liguria è pronta a lavorare al fianco della Federazione e del Comune di Genova con l'obiettivo di riuscire a ospitare le partite della manifestazione allo Stadio Luigi Ferraris, tra gli impianti sportivi più iconici e suggestivi d'Italia". Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore allo Sport Simona Ferro in merito all'assegnazione congiunta degli Europei di calcio 2032 a Italia e Turchia. "Riteniamo che sacrificare il capoluogo ligure rappresenterebbe un'occasione persa per tutti gli italiani, considerato il ruolo sempre più strategico che Regione Liguria sta assumendo nello scenario sportivo, economico e turistico nazionale".