Clamorosa svolta in casa Genoa. Il tecnico Bruno Labbadia, che anche per la stampa tedesca aveva accettato la proposta del Genoa con contratto fino al 2024, all'ultimo si è tirato indietro. Avrebbe dovuto raggiungere Genova per poi guidare il suo primo allenamento mercoledì ma non se ne fa più nulla. Aveva, secondo fonti genovesi, già il posto sull'aereo, invece ha cambiato idea. Potrebbero esserci stati problemi contrattuali ma è più probabile che l'allenatore con chiare origini italiane non se la sia sentita di venire al Genoa dando ormai per spacciata la squadra rossoblu verso la serie B.
Meglio così con queste premesse. Ore febbrili in società dopo il gran rifiuto di Labbadia. Ora per la panchina in pole c'è Rolando Maran uno dei tecnici sotto contratto e più defilato Ballardini pure lui a libro paga che però non è stato contattato e che comunque avrebbe delle riserve a rimettersi in gioco dopo il modo duro in cui è stato esonerato. E anche la pista che riguarda Davide Nicola è più lontana. Resta anche l'ipotesi di un Shevcenko bis. Però per questo Genoa non c'è pace. Dopo la disastrosa sconfitta di Firenze e il penultimo posto in classifica arriva la doccia fredda di un mister che ti lascia per strada. Un duro colpo per il general manager Spors già alle prese con una difficile ricostruzione.
Maran potrebbe essere l'ultima carta del Genoa. Sabato al Ferraris arriva l'Udinese, una sorta di ultima spiaggia per Sirigu e compagni. Ma di questi tempi si procede senza dare certezze alcune. L'eredità lasciata fa Preziosi è stata pesante, ma onestamente i problemi sono superiori alle attese. Ora serve fare quadrato per uscire da un incubo. Sotto a chi tocca, probabilmente Maran. Il condizionale è d'obbligo , con rispetto. Intanto un giocatore è risultato positivo. Come se non bastasse.
IL COMMENTO
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