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Le prime parole del tecnico toscano nel ruolo di allenatore delle Aquile
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LA SPEZIA - Ecco le prime parole di Massimiliano Alvini, nuovo allenatore dello Spezia Calcio, durante la conferenza stampa di presentazione presso la sala stampa del centro sportivo Ferdeghini.

Apre il Direttore dello Spezia Calcio Eduardo Macìa: "Dopo i momenti duri della retrocessione, motivazione massima per cominciare con il nuovo mister Alvini, scelto per guidare la squadra all'obiettivo di tutti noi che è quello di tornare in Serie A, ma farlo preparati come una società di serie A. Stiamo iniziando ora questa preparazione, con una nuova squadra. Ringraziamo il mister per fiducia e scelta del progetto, siamo nelle tue mani".

Prosegue Alvini sull'obiettivo alla guida delle Aquile:

"Lo Spezia fa quello che ha detto il direttore che ringrazio per le parole. Vuole ripartire e farsi ritrovare pronto facendo un campionato per tornare in Serie A il prima possibile, vogliamo fare il massimo, lavorare per ottenere il meglio possibile, per migliorare e ritornare nella categoria che lo Spezia ha lasciato, consapevoli delle difficoltà".

La prima scelta sin dall'inizio della società:

"Da parte mia allenare lo spezia motivo di soddisfazione, essere stato scelto dai direttori e proprietà fa immensamente piacere, il mio focus è solo su quello che dobbiamo fare per dare il massimo, concentratissimo, non vedo l'ora di iniziare. C'è stata grande sintonia."

Sistema di gioco:

"Parlare di sistema di gioco in questo momento faccio fatica, io penso di adattarmi, un allenatore deve studiare il materiale che ha, se oggi guardo i giocatori a disposizione è una squadra che può giocare in un certo modo, ma non c'è un sistema fisso. Ho lavorato in tanti modi"

Sulle motivazioni dei giocatori dopo la retrocessione:

"Retrocessione sempre dolorosa, non me l'aspettavo ma il calcio è questo, Spezia squadra forte, Cremonese ringrazio della possibilità grande società, sono retrocesse entrambe, società serie che alla fine non meritavano. Mi auguro che rimangano il più possibile perché sono giocatori forti".

Sui tifosi:

"Venire qua a giocare per un allenatore sempre stato bello, il Picco spinge, mi auguro che possa spingere anche per me e per i giocatori. Credo tanto nel rapporto squadra, proprietà e dirigenza che è una miscela fantastica. Non esiste calcio senza tifoseria, trascinare un pubblico che vuole identificarsi, questa è sempre stata una mia idea, fondamentale l'empatia tra squadra e tifoseria, miscela importante, spero ci sia".

Su chi rimarrà:

"Io penso che giocare per lo Spezia sia importante, responsabilità, senso di appartenenza, io mi auguro che ci sia voglia ed entusiasmo. Tra noi c'è chiarezza, partiamo, vediamo come le situazioni si svolgeranno ma abbiamo idee chiare".

Come iniettare entusiasmo e fiducia dopo la retrocessione:

Il colpo c'è stato, per me è la ventitreesima stagione ininterrotta ma essere qua e poter programmare con il direttore la stagione dello Spezia è motivo di entusiasmo. Con il massimo dell'entusiasmo, spezia deve guardare avanti con voglia, idee chiare. Prima volta in una città di mare, non esiste nessun vento favorevole se il marinaio non sa dove andare, io il vento lo voglio avere e so dove andare"

Sulle avversarie:

"Serie B campionato competitivo e totalmente diverso dalla A: penso che lo Spezia sarà in grado di giocarselo anche con le caratteristiche che ha. Organizzazione delle squadre premiate rispetto alle individualità. In Serie B organizzazione importante"

Capire come vogliano i giocatori che ci sono vogliano intraprendere questo percorso:

"Mi piacerebbe allenare giocatore che vivano Spezia, che sentano come un desiderio per questi colori, focus andrà su questo. Quindi mi aspetto il massimo da chi parte per venire a Santa Cristina."

 

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