La Sampdoria deve ridiventare la grande famiglia dei tempi di Mantovani. Queste le prime parole di Marco Lanna, 19o presidente della Sampdoria. "Ho chiesto questo incontro perché mi piace guardare parlare di persona, nonostante il momento. Ho accettato questo incarico in un momento di difficoltà per la Sampdoria, ci ho messo la faccia, ho fatto una scelta di cuore. I nostri obiettivi sono molteplici: mantenere la categoria e arrivare, sul piano economico, sulle nostre gambe alla fine della stagione. Sono convinto di potercela fare, assieme a tutte le componenti: società, squadra, stampa, tifosi. Su questi ultimi esprimo un forte desiderio, quello di poterli riavvicinare alla squadra. Dobbiamo tornare ad essere una grande famiglia come ai tempi del presidente Mantovani".
CHIAMATA - Come è arrivato, anzi tornato Lanna alla Sampdoria? "La richiesta di disponibilità mi è arrivata da Vidal un mese prima dell’assemblea. Non mi sarei mai aspettato di passare da calciatore a presidente,. So che c’erano anche altri candidati, ma mi è stato comunicato di essere il prescelto. Per la parte sportiva abbiamo Romei, Faggiano, Osti… Il mio compito è di visionare la parte sportiva, sono in stretto contatto con gli altri membri della società per condividere idee e scelte. È un lavoro di squadra. Anche se io e Romei siamo più consulenti. Il ritorno di Osti? Parliamo di una persona intelligente che – con le giuste mansioni – può lavorare insieme a Faggiano per il bene della Sampdoria. Osti è una risorsa in più che ci aiuterà molto".
EMOZIONE - "Quando è arrivata la chiamata ho provato tante emozioni, dalla gioia alla paura. È una grande responsabilità, la paura fa stare concentrati ma ora è passata. C’è tanta adrenalina perché vorrei fare tante cose, sempre legate agli obiettivi di cui parlavo prima. Mi è rimasta la gioia, voglio fare il bene di una squadra che ho sempre amato. Gli ex compagni dello scudetto? Abbiamo una chat comune, quando è uscita la notizia ho ricevuto chiamate e messaggi da tutti.
AFFETTO - "Cercherò di ricambiare l’affetto di tutti sul campo, non basta il mio amore per la Sampdoria. Ho trovato bene la squadra, sono tutti ottimi professionisti. In questo momento, l’unico modo è compattarsi e dimenticare le incomprensioni. Sono tutti ragazzi intelligenti, capiscono e hanno le capacità per reagire ai momenti più duri della stagione. Spero che sabato mettano in pratica quanto chiesto".
Per quanto riguarda il mercato in funzione salvezza, "La squadra può arrivare all’obiettivo senza problemi, ovviamente valutiamo le situazioni in entrata e uscita. Ma il mercato di gennaio è sempre molto particolare. Finora le cessioni sono dovute a decisioni dei calciatori".
Piena fiducia a mister D'Aversa: "Ha lavorato in condizioni complesse e molto difficili. È un grande lavoratore, ha assoluta fiducia e tranquillità da parte della società".
Lanna è stato definito un presidente di transizione, ma lui frena: "Non ho date di scadenza, per me l’importante è raggiungere gli obiettivi prefissati. Se arriverà qualcuno che vorrà cambiare presidente, va bene. Ma finché sono qui, penso al presente. Se pensassi di andarmene a giugno, non avrei nemmeno lo stimolo". I tifosi sognano il passaggio di consegne tra ex campioni d'Italia, tra Lanna e Vialli: "Luca è un amico, lo sento spesso. Non direbbe niente sotto tortura, sulle trattative che ci sono in corso se ne occupa Vidal. Noi andiamo avanti per la nostra strada, starà a lui dirci qualcosa di concreto".
Da ex calciatore di livello internazionale, Lanna dedica un passaggio al difficile momento di Quagliarella: "Fabio è un campione, un grandissimo ragazzo. Gli darò consigli, anche se non ne ha bisogno perché ha parecchi campionati sulle spalle. Sul futuro deve stare tranquillo, deve ritrovare la vena del gol per cui vivono gli attaccanti. Una volta che ritroverà il gol, ripartirà da grande campione".
Il neopresidente disinnesca anche il caso Ihattaren: "Se n’è andato senza dire niente. C’è stato un accordo con gli avvocati del ragazzo, per cui lui ha rinunciato a tutti gli stipendi fino al 31 gennaio. Resto fuori da tutte le chiacchiere, il giocatore ha detto cose inesatte".
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