Manca ormai poco alla svolta epocale del Mondiale WRC verso la propulsione ibrida, con la nuova era caratterizzata dalle motorizzazioni miste termico/elettrico che inizierà ufficialmente con il Rallye Monte-Carlo dal 17 al 23 gennaio.
La classica monegasca, il rally che vale una stagione, è giunta all’edizione numero 90 e terrà a battesimo le nuove auto della categoria Rally1, come successo in passato con il debutto delle WRC nel 1997 o delle WRC plus nel 2017.
Si cambia, si passa al tanto discusso sistema ibrido che fa storcere il naso a tanti appassionati e puristi; Toyota, Hyundai e Ford da mesi stanno sviluppando le nuove auto e c’è da scommettere che nessuno si farà trovare impreparato alla prima prova speciale.
La lotta ripartirà da dove si era interrotta all’Aci Rally Monza, con il trionfo di Sebastien Ogier. Il francese della Toyota, nonostante un impegno ridotto nel 2022 non ha voluto mancare all’appuntamento sulle strade del Principato, per confrontarsi con l’altra leggenda Sebastien Loeb, attualmente in piena lotta per il podio alla Dakar e pronto alla nuova sfida con la Ford Puma.
Tutte da scoprire le prestazioni delle nuove auto, che con molta probabilità saranno velocissime ma che non hanno – ad oggi – entusiasmato i piloti durante i test. In casa Toyota Evans farà di tutto per guadagnarsi il ruolo di prima guida vista la presenza ad intermittenza del suo illustre compagno di Team, guardandosi anche dagli attacchi dei giovani Rovanpera e Katsuta. In casa Hyundai Neuville e Tanak saranno affiancati dal neo-promosso Solberg; la casa koreana dovrà anche riempire il vuoto lasciato da Andrea Adamo, allontanatosi improvvisamente da Alzenau alla fine della scorsa stagione.
L’entusiasmo sicuramente non manca in casa M-Sport, dopo l’iniezione di fiducia (e di liquidità) da parte di Ford, tornata ad impegnarsi grazie all’arrivo della tecnologia ibrida che si sposa con la necessità di promuovere uno dei modelli di punta (la Puma). Il team di Malcom Wilson oltre a Loeb schiererà il talentuoso Fourmaux ed il pagante Greensmith, ma soprattutto il neo acquisto Craig Breen, un pilota dal grande potenziale che potrebbe, finalmente, trovare la consacrazione con un team ufficiale al suo servizio a tempo pieno.
Tanti gli italiani al via, tra cui il veterano Mauro Miele con la Skoda nel WRC2. Altri nomi del rallysmo di casa nostra che marcheranno presenza nel Principato saranno quelli di Morato, Covi, Arengi, Brazzoli, Sassi, Gobbin, Chentre, Gamba, Gino e Daprà, senza dimenticare il copilota ligure Mattia Pastorino che leggerà le note al monegasco Palmero.
IL COMMENTO
Volatilità elettorale e instabilità politica
Politici, uffici stampa e ignoranza. Frattocchie e Camilluccia un ricordo