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Il piano è stato sottoposto alla valutazione di un ausiliario del tribunale, un professionista di Pavia, che dovrà esprimersi sulla capacità del progetto di risanamento di garantire i creditori
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Il Tribunale di Genova ha rinviato ieri mattina l'autorizzazione al finanziamento di un prestito ponte entro il 19 giugno. Prima vuole capire se il piano presentato regge e se è davvero sostenibile per garantire la migliore soddisfazione dei creditori. L’istanza, presentata dal Cda lo scorso 8 giugno, era volta a ottenere l’autorizzazione a emettere il prestito obbligazionario necessario a pagare i debiti sportivi entro la data del prossimo 20 giugno, per rispettare le regole dell’ordinamento sportivo e iscrivere il club al campionato di serie B.

Il Tribunale ha negato, però, l’autorizzazione perché atto di esclusiva responsabilità della società, rinviando così anche la decisione sull’autorizzazione alla prededuzione del finanziamento utile a ottenere dalla banca o dall’investitore i soldi.

La prededuzione è necessaria al finanziatore, ossia al gruppo Radrizzani - Manfredi, per avere la tranquillità che il finanziamento, in caso di fallimento, sia restituito prima degli altri creditori. Così, il Tribunale, si legge nel provvedimento, vuole evitare che le nuove risorse finanziarie siano destinate ad essere bruciate nella prosecuzione sterile dell’attività che non offra prospettive future di effettivo risanamento.
Il piano è stato sottoposto alla valutazione di un ausiliario del Tribunale, un professionista di Pavia, che dovrà esprimersi sulla capacità del progetto di risanamento di garantire i creditori. Il giudizio si attende entro il 19 giugno, un giorno prima del giorno utile entro il quale iscriversi al campionato di B ed evitare quindi la serie D.

Radrizzani e Manfredi stanno facendo il possibile per chiudere il prima possibile e nei tempi giusti ma, come aveva annunciato il presidente Lanna, sono tante le questioni burocratiche da sistemare.