I colpi di scena di Massimo Ferrero non sembra siano finiti. L’azionista di maggioranza sta pensando, infatti, di mettere un suo uomo nel Cda della Sampdoria anche dopo avere trovato accordo con il duo Raddrizzani - Manfredi. La mossa, anticipata da Il Secolo XIX, non è ancora chiara del tutto e neppure il perché possa essere fatta. Ma è chiaro cosa potrebbe succedere se il nuovo componente non dovesse votare il bilancio nell’assemblea ordinaria degli azionisti della Sampdoria del 16 giugno: sarebbe a forte rischio l'iscrizione al campionato.
Il fatto. L’amministratore unico di Trust Services, Gianluca Vidal ha in questi giorni convocato in autonomia, come permette la legge, un’assemblea ordinaria di Ssh Holding, posseduta dal Trust al 100% e controllante del club blucerchiato. Prima convocazione per mercoledì 14 giugno, seconda per il giorno dopo, con all’ordine del giorno: «composizione organo amministrativo e cariche sociali».
Ssh Holding ha un solo amministratore unico, Massimo Ienca, che a questo punto potrebbe essere revocato. Certo non senza un diritto di impugnativa dell’assemblea e richiesta di risarcimento da parte dello stesso Ienca, che invece, avendo già approvato l'aumento di capitale il 16 giugno su istruzione di Ferrero, avrebbe di certo votato il bilancio al 31 dicembre 2022, essendo nei suoi poteri e non necessitàndo di autorizzazione dal Trustee. Non sarebbe così sicuro il suo eventuale sostituto sia in grado di pronunciarsi su un bilancio da lui non conosciuto. Dunque, nel caso non venisse approvato il bilancio sarebbe a rischio l'iscrizione al campionato di Serie B, anche se le regole interne alla FIGC sembrano dare maggiore importanza al giudizio del professionista che sta lavorando in questi giorni per attestare il piano di risanamento, che attende l’ok definitivo da alcuni creditori.
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