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Alla fine è arrivato il dietrofront. Lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona non si giocherà a Udine ma a Reggio Emilia domenica sera 11 giugno alle 20,45
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LA SPEZIA - Alla fine è arrivato il dietrofront. Lo spareggio salvezza tra Spezia e Verona non si giocherà a Udine ma a Reggio Emilia domenica sera 11 giugno alle 20,45 (leggi qui). La scelta di Udine aveva fatto scatenare i tifosi aquilotti per l'inequità della distanza della città friulana per Verona e La Spezia.

Polemiche a non finire con i anche i parlamentari liguri e le istituzioni locali intervenute per far cambiare la sede. Quindi la decisione della Lega di cambiare e trovare una soluzione mediana tra le due città. Scelta accolta positivamente dal sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini: "Era una scelta sbagliata e contro ogni logica. Abbiamo fatto presente le problematiche di far giocare la partita a Udine con uno squilibro tra Spezia e Verona, era chiaramente una soluzione inadeguata. La soluzione di Reggio Emilia è una via di mezzo tra le due città che ristabilisce l'equità. Abbiamo manifestato subito la contrarietà alla prima decisione grazie anche ai nostri parlamentari che sono intervenuti nelle sedi opportune. Per fortuna la Lega ci ha ascoltato, ora la parola spetta al campo e speriamo che lo Spezia si salvi".

Anche il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti si è mosso per manifestare l'inequità della scelta inviando una lettera direttamente alla Lega. "E' stata una svista di carattere topografico - commenta il governatore ligure -. bastava prendere una cartina geografica per vedere le distanze tra le città e capire che quella di Udine non era una decisione particolarmente equanime, come auspicabile la Lega con ragionevolezza ha cambiato sede. La scelta di Udine avrebbe sicuramente portato del disagio e un trattamento diverso tra le due tifoserie cosa che per una partita così delicata francamente non era interesse di nessuno" conclude Toti.