LA SPEZIA - Lo Spezia di mister Semplici si appresta ad affrontare il Lecce allo stadio Via del Mare, in una sfida valida per la trentaseiesima giornata del campionato di Serie A, che ha tutta l'aria di poter essere uno scontro diretto ai fini della lotta salvezza, dato che un'eventuale vittoria della squadra in maglia bianca consentirebbe il sorpasso proprio ai danni dei salentini, attualmente avanti di soli due punti in classifica.
Il modulo
Dopo l'ottima prova del Picco contro il Milan, mister Semplici dovrebbe ripartire dal 3-5-2: lo schema tattico ha dato infatti maggiori garanzie proprio nel match contro i rossoneri e, nonostante la pesante assenza di Amian, il quale dovrà scontare un turno di squalifica, potrebbe essere punto di riferimento nel match contro i giallorossi.
La difesa
Linea difensiva a tre composta da Wisniewski braccetto di destra, Ampadu centrale e Nikolaou braccetto di sinistra, a protezione dell'insostituibile Dragowski.
Il centrocampo
Scalpita Zurkowski, che dovrebbe finalmente ritrovare spazio dal primo minuto come mezz'ala, al fianco di Bourabia ed Ekdal. Qualora il polacco venisse scelto come pedina da utilizzare a partita in corso, occhio ovviamente ad Esposito, che potrebbe giocare in cabina di regia dopo la splendida prova contro il Milan.
Gli esterni
Pesante l'assenza di Amian sulla fascia destra, il francese potrebbe essere sostituito dal tuttofare Gyasi con Reca quinto a sinistra.
L'attacco
Nzola, fresco di rinnovo, dovrebbe prendersi l'attacco dal primo minuto affiancato da Shomurodov, il quale potrebbe sfruttare la necessità di inserire Gyasi come quinto a destra per prendersi la squadra sulle spalle insieme all'angolano, in un duo offensivo che, almeno sulla carta, avrebbe davvero poco a che fare con la zona retrocessione.
Le probabili formazioni
LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Umtiti, Gallo; Gonzalez, Blin, Oudin; Strefezza, Ceesay, Di Francesco. All. Baroni.
SPEZIA (3-5-2): Dragowski; Wisniewski, Ampadu, Nikolaou; Gyasi, Zurkowski, Bourabia, Ekdal, Reca; Shomurodov, Nzola. All. Semplici.
IL COMMENTO
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