Dejan Stankovic non si nasconde, dopo la batosta di Firenze: "È difficile fare analisi dopo un secondo tempo così. È difficile salvare qualcuno, parto da me stesso. Fino al primo gol abbiamo lavorato bene ma alla prima difficoltà ci siamo sciolti. Ci sono modi e modi di giocare e di perdere la partita, oggi ci siamo sciolti. È difficile trovare anche le parole - dice a Dazn - ma non è il nostro modo di approcciare: dobbiamo essere diversi, molto diversi. Già a Lecce nel primo tempo avevo avuto un campanello d’allarme, con lo Spezia una buona partita e invece oggi il secondo tempo molto male e di questo mi prendo tutte le responsabilità io".
"Se guardiamo la classifica, dopo una sconfitta così tosta, ci danno tutti per falliti. Il fallimento è non combattere, l’ho detto prima della partita anche se però poi è andata diversamente rispetto a come l’avevamo preparata. Una prestazione come questa - sottolinea - non è accettabile".
Quanto all'atteggiamento in panchina, Stankovic spiega: "Sono rimasto seduto in panchina quasi per tutta la partita perché ho passato due giorni con la febbre altissima, una polmonite. Si sente anche dalla voce: oggi non avevo la forza di alzarmi dalla panchina".
"I miei giocatori hanno cercato di dare tutto e ogni partita cercano di dare tutto. È facile andare allo scontro - conclude - ma è difficile abbracciarli in momento di disgrazia come questo pomeriggio".
IL COMMENTO
Piaggio Aero, dietro la cessione nessuna strategia politica e industriale
Isole pedonali? Meglio il caos che sfidare l’impopolarità