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Il neo presidente blucerchiato racconta di sè e parla di ciò che vorrebbe portare alla nuova società
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GENOVA - "Uno degli obiettivi primari è quello di far tornare la passione per questa società alla gente, riavvicinare i nostri tifosi dopo un periodo di allontanamento: è uno scopo di cui mi occuperò personalmente". Si presenta così alla prima intervista da nuovo presidente della Sampdoria Marco Lanna, visibilmente emozionato all'idea di ricoprire un ruolo così importante: "Quando mi hanno chiesto se ero disponibile a diventare il presidente della Sampdoria, si sono mescolate molte emozioni in me, ma quella che prevaleva era la gioia di poter ritornare nella società che ho sempre amato e di cui ho fatto parte per molti anni; un po' di paura per la responsabilità del ruolo che mi veniva affidato, ma sono davvero felice, ho accettato questo incarico con il cuore"

I miei ricordi blucerchiati partono da quando mio padre mi portava alle partite della Sampdoria quando c'erano giocatori come Gianluca De Ponti, Nello Saltutti. Siccome ero bravino a giocare, la mia carriera è cominciata nel Borgoratti poi sono finito nel settore giovanile della Sampdoria e ho fatto tutta la trafila come attaccante. Durante i Giovanissimi, ci fu un'occasione in cui mi spostai terzino sinistro perché ero l'unico mancino della squadra; da lì partì la mia carriera da terzino e poi da libero e stopper, cosa che ho fatto quando arrivò Boskov in prima squadra."

"E' una maglia che mi sento addosso tutti i giorni, la maglia blucerchiata per me è come una maglia della pelle: in questo momento spero di portare tanto a questa squadra." Il presidente Lanna ha parlato anche dei suoi compagni di viaggio nel nuovo cda: "Mi accompagneranno tre persone competenti come Gianni Panconi, Alberto Bosco e Antonio Romei, due sampdoriano dalla nascita e uno come Romei che lo è diventato nel tempo. Nonostante siano fuori dal consiglio, saranno importantissime anche la figura di Gianluca Vidal"