Sport

1 minuto e 26 secondi di lettura

Lo Spezia capitola in dieci al novantesimo contro la Fiorentina su un'azione di contropiede, dopo aver sbattuto su Terracciano nel primo tempo. La perde, provandola a vincere, durante un'azione in cui aveva portato cinque calciatori in attacco.
"Una partita impostata in maniera opposta rispetto a quella che qualcuno poteva aspettarsi - dice Luca Gotti -. Abbiamo giocato con coraggio e questo ci ha probabilmente tradito in quell'episodio finale. La voglia di non farsi comandare c'è stata anche quando siamo rimasti in dieci".

Il tecnico loda in ogni caso l'applicazione della squadra. "E' stato un singolo momento, ma stavamo gestendo bene gli spazi anche 10 contro 11. Non sono preoccupato, anche se è vero che siamo una squadra che sta pagando oltre il lecito i propri errori. Come l'episodio dell'espulsione, nata forzando un intervento a centrocampo".

Un solo punto nelle ultime cinque partite tengono i liguri poco sopra la zona retrocessione. "Rivedendo le ultime partite, pensare di aver preso zero punti dopo questa prestazione e quella di Salerno, ci obbliga a riconoscere i nostri limiti nelle scelte. Però mi tengo anche tutto quello di buono che il gruppo prova a fare. Di qui in poi proveremo a limare i tanti dettagli che mancano. Non dobbiamo farci male da soli. La squadra lavora nella direzione giusta e prima o poi raccoglierà quanto è dovuto".

La buona notizia è l'intesa tra Nzola e Gyasi che migliora, così come la forma fisica di Ekdal (nella foto). "La mancanza di interdizione in mezzo è un problema che si presenta da tempo e che Bastoni compensava prima dell'infortunio. Ekdal doveva essere sostituito all'84esimo, ma una volta in dieci mi serviva la sua saggezza in campo e così l'ho tenuto. Quando sarà pronto, ci porterà proprio quelle caratteristiche che cerchiamo".