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Giornata no per le Aquile che nei primi minuti non avevano neanche iniziato troppo male, con un rigore procurato poi giustamente revocato dal VAR e un’ occasione importantissima sui piedi di Agudelo che non è riuscito né a concludere a rete, né a servire un compagno. Proprio dal colombiano poi, con un pallone imperdonabile perso in mezzo al campo, è nato il primo gol della squadra di casa, in rete con Carlos Augusto alla mezz’ora. Da lì in poi lo Spezia è totalmente scomparso dal terreno di gioco, lasciando campo a un Monza che ha preso in mano la gara e ha confermato il dominio, con la rete del 2-0, siglata nella ripresa da Pablo Mari sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Anche qui grave errore commesso dalla difesa oggi in maglia nera in particolare dal duo Ekdal-Ampadu, i quali si sono persi totalmente uomo e marcatura.

Una nota positiva c’è stata, ossia l’ingresso in campo nel finale di Daniel Maldini, unico subentrante a creare qualcosa di interessante e autore del primo e solo tiro in porta aquilotto.

Peggiori in campo sicuramente Kovalenko e Agudelo, apparsi totalmente in difficoltà fino alla sostituzione.
Per il resto c’è poco, troppo poco da segnalare, se non il soffermarsi su una prestazione che doveva segnare la svolta in trasferta, risultata però totalmente negativa e inadeguata per una squadra che vuole salvarsi con più tranquillità.
Necessario voltare pagina subito e ritrovare la serenità quanto prima, tutti insieme.

MONZA-SPEZIA 2-0
RETI: 31' Carlos Augusto, 63' Pablo Mari.
MONZA (3-4-2-1) – Di Gregorio; Izzo, Pablo Mari, Caldirola; Ciurria, Rovella, Sensi, Carlos Augusto; Caprari, Pessina; Gytkjaer. All. Palladino.
SPEZIA (3-5-2) – Dragowski; Ampadu, Kiwior, Nikolaou; Holm, Kovalenko, Bourabia, Agudelo, Bastoni; Gyasi, Nzola. All. Gotti.
ARBITRO: Perenzoni.
NOTE: ammoniti Sensi, Izzo.