La tentazione è forte: tornare al modulo prediletto, il 4-3-1-2, per scardinare la difesa del Monza ed ottenere domenica pomeriggio i primi tre punti in questo tribolato campionato. Marco Giampaolo ci sta pensando, ma diversi sono i fatto che incideranno su questa scelta.
Intanto, le condizioni dei giocatori di ritorno dagli impegni con le rispettive nazionali, in particolare Sabiri, Gabbiadini e soprattutto Tomas Rincon. Già, perché il venezuelano è di fatto l’unico vero incontrista della Sampdoria, una squadra costruita in base alle esigenze di bilancio e non secondo le necessità tecniche.
Il sistema di gioco con il rifinitore e due punte – il trio Sabiri, Caputo, Gabbiadini per intenderci – avrebbe bisogno per reggere l’urto nella fase difensiva di un centrocampo folto, solido e muscolare. Cosa che, a parte Rincon, i vari Vieira, Villar, Djuricic, Verre e Yepes non sono in grado di garantire.
Le perdite di elementi come Thorsby ed Ekdal rendono non facilmente praticabile questa strada. Ma Giampaolo potrebbe provarci lo stesso, chiedendo più sacrificio a tutti.
Il secondo motivo di ragionamento è legato all’evoluzione del Monza, che ha cambiato allenatore da appena una partita, centrando peraltro subito la vittoria contro la Juventus. Il neo tecnico Raffaele Palladino non dovrebbe stravolgere l’impianto base, presentando un modulo 3-4-3 che porterebbe i brianzoli ad avere la superiorità numerica a centrocampo, almeno in partenza.
Ecco perché Giampaolo, già dalla ripresa degli allenamenti a Bogliasco, sta valutando diverse opzioni: non è escluso l’inizio di gara con il 4-4-1-1 per poi, eventualmente, cambiare in corsa. Tra qualche giorno se ne saprà di più.
IL COMMENTO
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