Momento di stallo per la Sampdoria, su tutti i fronti: quello della cessione societaria, quello del mercato e anche quello della squadra.
Partendo dal fronte più caldo delle trattative di vendita del club, la cordata Redstone-Cerberus resta in corsa ma senza beneficiare dell’esclusiva mascherata, scaduta a Ferragosto.
Nella data room ci sono altri tre soggetti: uno è il gruppo di investimento Wrm del discusso finanziere italiano Raffaele Mincione, il secondo risulta di matrice araba e secondo alcune fonti sarebbe riconducibile addirittura all’ex presidente Edoardo Garrone, il terzo è schermato ma di certo non si tratta del produttore cinematografico Francesco Di Silvio (portato dall’ex calciatore Ivano Bonetti), sprovvisto delle garanzie necessarie per accedere all’analisi dei dati.
Gli anglo americani, che avevano persino effettuato il casting alla ricerca di un nuovo presidente, non hanno affondato il colpo, spiazzando il Cda della Samp che attribuiva a questa operazione la massima attendibilità mentre il trustee Vidal si è chiuso nel mutismo e al momento rifiuta di comunicare qualsivoglia sviluppo o aggiornamento della situazione, che tiene con il fiato sospeso migliaia di tifosi.
Gli altri soggetti sono ancora più lontani dal proporre, se ne avessero l’intenzione, un’offerta.
Così anche il calcio mercato, che si concluderà giovedì 1 settembre, è fermo. Le uniche trattative di cui si mormora sono il possibile scambio Vieira-Vignato con il Bologna e l’interesse per Gabriele Ferrarini, terzino destro della Fiorentina.
Poco, troppo poco per dare alla squadra di Giampaolo la spinta necessaria a raccogliere i primi punti in classifica. L’esordio con l’Atalanta è stato incoraggiante sul piano della prestazione, ma sfortuna ed arbitraggio hanno “remato” palesemente contro.
E la sensazione è che l’atteggiamento del direttore di gara e dei suoi sodali non sia stato del tutto slegato dalle difficoltà societarie della Sampdoria, con un presente incerto e ancora alla ricerca del proprio futuro. In attesa di sfidare la Juventus.
IL COMMENTO
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