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GENOVA - Massimo Ferrero si sarebbe dimesso dalla presidenza della Sampdoria e per effetto di questa decisione e dell'assenza di un vicepresidente sarebbe decaduto, secondo statuto, l'intero consiglio di amministrazione, inducendo il presidente del collegio dei sindaci, Marcello Pollio, a convocare una nuova assemblea degli azionisti per il 23 dicembre prossimo, all'antivigilia di Natale, proprio allo scopo di nominare un nuovo cda.

Il condizionale è d'obbligo, giacché sino al momento in cui scriviamo, ancorché annunciate attraverso un comunicato della società blucerchiata, le dimissioni di Ferrero non sono ancora pervenute al consiglio di amministrazione in carica. Situazione che, se permanesse, renderebbe nulla la convocazione dell'assemblea in programma il 23 dicembre a Mestre, nello studio del commercialista Gianluca Vidal.

E' dunque necessario che le dimissioni di Ferrero, che oggi non risponderà all'interrogatorio di garanzia nel carcere di San Vittore a causa dello scarso tempo avuto a disposizione dai suoi legali per leggere le carte accusatorie, vengano formalizzate attraverso la delega ai suoi avvocati.
Ammesso e non concesso che ciò accada, resta comunque il fatto che Massimo Ferrero e soprattutto la figlia Vanessa sono tuttora gli azionisti di maggioranza della Sampdoria (94%)e dunque hanno il potere legale di scegliere, sia pure per delega vista la loro attuale condizione detentiva, il nuovo consiglio di amministrazione, designandone anche il presidente. La Sampdoria, insomma, è ancora nelle mani della famiglia Ferrero, attraverso la capogruppo Holding Max controllante della Sport Spettacolo holding a sua volta controllante della Samp.

Ma lo scenario potrebbe cambiare se, come sembra scontato, il Tribunale fallimentare di Roma dovesse respingere definitivamente la richiesta di concordato per Eleven Finance srl (società immobiliare e cinematografica del gruppo Ferrero)e per la “consorella” Farvem Real Estate. Il 15 dicembre, giorno dell'adunata dei creditori, è dunque plausibile che per le due aziende si apra la procedura fallimentare e dunque entri in scena un curatore, che a quel punto potrebbe disporre della Sampdoria come uno dei beni con cui potenzialmente fare cassa per soddisfare gli innumerevoli creditori (nelle intercettazioni della Procura di Paola il commercialista Vidal parla di 200 milioni di debiti a carico della famiglia Ferrero). Va ricordato, infatti, che fu la sezione fallimentare del Tribunale di Roma a “pretendere” che la cessione della Sampdoria venisse messa a garanzia delle richieste di concordato.

Ecco perché è difficile, allo stato attuale, che qualcuno possa rilevare davvero le quote azionarie della Sampdoria. Al di là della situazione debitoria (non inferiore ai 100 milioni), di classifica, del caso sospette plusvalenze false in divenire e di altri fattori non di poco conto, sussiste infatti il rischio concreto che del destino della società possa disporre a breve non Vidal attraverso il Trust Rosen ma direttamente il curatore fallimentare, che tra le altre cose potrebbe anche chiedere la revoca di un'eventuale vendita avvenuta in circostanze lacunose.

I vari, potenziali acquirenti – da Zanetti a Raddrizzani, dal Fondo arabo al gruppo Volpi-Fiorani sino a Dinan-Vialli – possono al momento manifestare attenzione, interesse ma non formulare reali proposte di acquisto, come ventilato a più riprese dal commercialista di fiducia di Massimo Ferrero.
Lo spettro di una revocatoria di qualunque operazione compiuta in un contesto così poco chiaro è reale ed allontana qualunque ipotesi di cessione in tempi brevi della Sampdoria. Che, oltre tutto, deve fare i conti con una situazione intrinseca di per sé non certo idilliaca sul piano finanziario.
Questo non significa che per la Sampdoria non esista un futuro e non esistano speranze di “salvezza”. Ma l'essersi liberata di Ferrero attraverso l'intervento a gamba tesa della Magistratura non basta. Devono verificarsi ancora numerose e diverse condizioni affinché possa esserci una svolta reale.
Occorre che lo stesso Ferrero formalizzi ufficialmente le dimissioni al cda, che il Tribunale fallimentare di Roma si pronunci sui concordati, che l'assemblea degli azionisti della Sampdoria si svolga ed il nuovo consiglio direttivo prenda forma e se ne conoscano i componenti. Poi, si comincerà a delineare uno scenario più nitido, sebbene pieno zeppo di problemi, sia a breve che a medio termine.

I tifosi più caldi sono in fermento – non si escludono nuove manifestazioni di protesta sotto l'abitazione dell'ex presidente Edoardo Garrone – il quale a sua volta continua a seguire in silenzio le vicende della Sampdoria, dalle mosse di Vidal a quelle della Magistratura, ordinaria e fallimentare, prima di compiere eventualmente e come promesso negli studi di Primocanale qualunque mossa atta, ove possibile, a riparare al danno compiuto nel 2014, quando la gloriosa società blucerchiata venne incautamente regalata dalla San Quirico holding delle famiglie Garrone-Mondini al bancarottiere Massimo Ferrero.

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Lo Spezia ha molto tempo per preparare la prossima sfida di campionato, lunedì 13 dicembre alle 20,45 all'Olimpico contro la Roma, che domani sera a Sofia sfida il CSKA in un incontro ormai irrilevante per il girone di Conference League, visto che i giallorossi sono già qualificati. Le Aquile all'Olimpico hanno fatto spesso ottima figura, ma ogni partita ricomincia da zero a zero. Arbitrerà Alessandro Prontera di Bologna, che era al Friuli di Udine per il primo successo in A della storia delle Aquile. Si potrebbe vedere dal primo minuto Bourabia, centellinato nelle ultime due precedenti partite.

La sosta invernale si avvicina e lo Spezia guarda con una certa preoccupazione anche alle sorti della Salernitana: in caso di mancato esito positivo entro il 31 dicembre della trattativa per la cessione del club di Lotito che già controlla la Lazio, la squadra granata verrebbe esclusa dal campionato e i suoi risultati annullati: lo Spezia, così come la Sampdoria, perderebbe così i 3 punti ottenuti al Picco contro la Salernitana.

Sul fronte del mercato, bloccato nelle iniziative ordinarie per via della sentenza Fifa, il ds Pecini punta a risolvere alcune delle situazioni contrattuali più delicate, a partire dai due portieri Zoet e Provedel per arrivare a Gyasi e Verde.

Massimo Ferrero, ex presidente della Sampdoria attualmente in carcere a San Vittore a Milano su ordine del gip di Paola (Cosenza) per svariate accuse tra cui bancarotta fraudolenta, non risponderà all'interrogatorio di garanzia previsto domani. Lo fa sapere il suo avvocato Giuseppina Tenga.

"Sara' impossibile rispondere all'interrogatorio di garanzia - spiega l'avvocato di Ferrero - perché non abbiamo potuto vedere il fascicolo. L'avviso di interrogatorio fissato per giovedì alle 13,30 a Milano è stato notificato ieri alle 16 con cancelleria del tribunale di Paola non accessibile per chiedere le copie di 17 faldoni. Oggi 8 dicembre tribunale è chiuso per la festa dell'Immacolata. Domani dovremmo andare in Calabria per prendere 17 faldoni di copie, quindi arrivare a Milano confrontarci con Ferrero e farlo rispondere. E' vero che gli avvocati hanno i super poteri ma non fino a questo punto e comunque non come quelli dei giudici".

Lo stesso Viperetta, secondo quanto riportato dal quotidiano "Il Tempo", fa sapere di ritenere eccessiva la misura della custodia in carcere: "Se volevo potevo far perdere le mie tracce quando stavo girando le puntate di Pechino Express. Non mi hanno mandato agli arresti domiciliari perché ritenevano che non era una misura adeguata. Ma se ho la Digos che mi segue da tempo e mi mettevano il braccialetto elettronico agli arresti domiciliari come potevo scappare?"

I tifosi del Genoa si prendono la scena in vista del derby di venerdì sera. I rossoblu giocano in casa e i 15000 biglietti in dotazione al Grifone stanno per essere esauriti. La Nord è gia al completo e restano tagliandi per i distinti. E giovedì dalle 18 ci sarà il corteo che partirà da De Ferrari fino all'albergo che ospita la squadra di Shevcenko al Porto Antico. Insomma carica e calore per spingere i giocatori a vincere finalmente la prima partita in casa del campionato sebbene ci siano ancora troppi infortunati.

Intanto il presidente Zangrillo ha dichiarato di voler vedere in campo la squadra proprio con lo spirito dei suoi tifosi. Dal punto di vista tecnico prosegue il tentativo da parte dello staff rossoblu di recuperare alcuni giocatori. Criscito potrebbe tornare a indossare la fascia e quindi giocare dal primo minuto, Badelj e Sturaro sembrano arruolabili mentre Destro e Kallon, come anticipato, andrebbero in panchina per poi subentrare a match in corso. Top secret le scelte di Sheva.

Tornando ai tifosi c'è grande fermento e ulteriore ottimismo per il futuro. Intanto il possibile incarico al tedesco Spors, attualmente al Vitesse, come ds piace così come è stata accolta la notizia che gli americani di 777 Partners, proprietari del Genoa, abbiano investito 30 aerei Boeing MAX, di fatto raddoppiando il numero di velivoli a disposizione (ora 68) a pochi mesi dalla nascita della compagnia aerea gestita proprio dagli statunitensi. Investimento di 3,5 miliardi di dollari. Chiaro che il popolo rossoblu si aspetta un budget elevato da buttare nel mercato per potenziare questo Genoa in grado di salvarsi in un girone di ritorno decisivo. Ma fare punti nel derby è quasi obbligatorio anche per l'orgoglio.

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Si svolgerà dunque il 23 dicembre la nuova assemblea degli azionisti della Sampdoria, convocata nello studio del commercialista Gianluca Vidal a Mestre dal presidente del collegio sindacale della società blucerchiata Marcello Pollio. Gli azionisti in questione sono principalmente la famiglia Ferrero, il padre Massimo e la figlia Vanessa, rispettivamente in questo momento in carcere a San Vittore e agli arresti domiciliari a Roma. C'è poi lo sconosciuto azionista che detiene il 4,76% delle azioni della Sampdoria attraverso una cosiddetta Unione Fiduciaria, società di servizi delle banche popolari italiane.

Si tratterà, vista la situazione, di un'assemblea sui generis, che avrà comunque il delicato compito di nominare un nuovo consiglio di amministrazione, poiché l'attuale è decaduto per statuto con le dimissioni del presidente Ferrero. Una volta insediato il nuovo cda eleggerà anche il nuovo presidente. Attualmente sono rimasti all'interno Enrico Castanini, manager informatico ed amministratore unico di Liguria digitale, tifoso sampdoriano doc; Giuseppe Profiti, professore universitario e coordinatore della struttura di missione per la sanità ligure; il banchiere Paolo Fiorentino; Gianluca Vidal, professionista di fiducia di Massimo Ferrero.

Intanto, resta da capire chi prenderà il posto di Ferrero nel consiglio: potrebbe essere l'attuale direttore operativo, Alberto Bosco, reggente di Corte Lambruschini. Ma anche una figura terza, sinora rimasta fuori dall'orbita Sampdoria, non “compromessa” con la passata gestione. Per la carica di presidente, come anticipato ieri, il favorito è Enrico Castanini, per la professionalità e la fede blucerchiata che lo contraddistinguono, ma non si esclude la figura di un traghettatore, appunto la quinta persona che entrerà nel cda.

Per quanto concerne il futuro, in un'intervista a Il Secolo XIX il commercialista Vidal ha parlato dell'esistenza di quattro proposte di acquisto della Sampdoria (scorporata attraverso il trust Rosan dalle altre aziende fallimentari del gruppo Ferrero), escludendo tra queste quella del tandem Vialli-Dinan. Una è costituita da Massimo Zanetti, patron del gruppo Segafredo, ex proprietario del Bologna, amico di Edoardo Garrone (che secondo alcuni si “nasconderebbe” dietro la fiduciaria di cui sopra). L'altra da Gianpiero Fiorani, braccio destro della Pro Recco e dell'ex presidente dello Spezia, Gabriele Volpi, interessati in realtà più al patrimonio immobiliare di Ferrero che al club di calcio, considerato un asset non strategico e successivamente cedibile. La terza, da un Fondo di investimento straniero, che già in passato aveva manifestato la propria attenzione verso la Sampdoria. La quarta sarebbe proprio quella a stelle e strisce di Vialli, Dinan e Zanetton (socio dell'ex gemello del gol), che Vidal ha formalmente smentito.

Resta il fatto che i tempi per definire il futuro della Sampdoria non saranno stretti, anche perché la strada passa inevitabilmente anche e soprattutto attraverso i Tribunali, in particolare la sezione romana di quello fallimentare, che aveva preteso ed ottenuto che la cessione della Sampdoria fosse messa a garanzia dei creditori di Ferrero. Il 15 di dicembre è prevista l'adunanza dei creditori di Eleven Finance srl, la cui richiesta di concordato sarà presumibilmente respinta e per la quale si aprirà una procedura fallimentare. Il tutto andrà ad intrecciarsi con le vicende della altre Procure, Roma e Paola, che indagano sulle operazioni sospette di Ferrero e i suoi sodali. C'è da sperare che la Sampdoria non ne risulti direttamente coinvolta.

Intanto, i tifosi guardano – tra apprensione e speranza- al derby di venerdì sera con il Genoa. Attraverso un robusto tam tam sui social, si stanno organizzando per tornare in massa allo stadio, almeno in questa circostanza, una delle più drammatiche nella storia della Sampdoria.