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Dejan Stankovic commenta così il pari di Bologna, ottenuto contro Thiago Motta ("Compagno di molte battaglie"): "Ho visto una grande reazione. Ai ragazzi ho detto all'intervallo che bisognava giocare più alti e vincere duelli nella metà campo avversaria, essere più grintosi. Abbiamo fatto una buona ripresa".
 
"Mi adeguo al momento, ho cambiato modulo - prosegue ai microfoni di Sky - e i ragazzi hanno risposto bene, vedo la luce e cercherò di stare vicino alla squadra. in ogni caso e in ogni momento. Partecipo con la squadra, soffro e gioisco con loro. Ho avuto tanti ottimi allenatori, prendo il meglio da loro, non lo copio. Mi hanno insegnato a vincere, non si può insegnare a giocare a calcio a giocatori di 30 anni, l'importante è l'approccio e posso essere utile in questo".
 
C'è molto lavoro da fare, il tecnico serbo non si nasconde: "Sotto molti aspetti dobbiamo migliorare, soprattutto atleticamente".
 
Sul piano personale, Stankovic osserva: "Ad allenare in Serie A mi sento un privilegiato, nella vita occorre avere obiettivi, con la Stella Rossa era vincere il campionato, qui la salvezza. Non sono venuto per i punti, ma per la Sampdoria che è un grande club. Le idee di gioco? Voglio come prima cosa riportare fiducia nei ragazzi, ho avuto solo un giorno, ora ne avrò altri per crescere e schierare, contro la Roma, l'undici migliore. Parte tutto da zero. Mi sono affidato ai ragazzi: gli ho detto di calciare lungo se non si sentivano sicuri di partire dal basso".
 

La Sampdoria torna da Bologna con un pari, nella prima gara della gestione Stankovic. Il primo tempo è disarmante per pochezza, con il gol di Dominguez che colpisce anche la traversa; nella ripresa il Doria cresce, pareggia con Djuricic e sfiora la vittoria nel finale con Caputo, Verre e Léris. Sarebbe stato il primo colpo di fortuna della stagione, il lavoro è durissimo per il nuovo tecnico ma si parte in modo incoraggiante. La Sampdoria è salutata da circa 1500 tifosi (foto di Franco Martini, gentilmente concessa dall'autore) che non hanno smesso di incitarla per tutta la gara.

L'avvio di gara è di marca casalinga: il Bologna prova più volte e crea un pericolo con Orsolini, poi una punizione di Arnautovic dalla distanza. Dopo dieci minuti di supremazia bolognese, la Sampdoria comincia a guadagnare campo ma il tiro in porta non arriva.

Al 18' Lykogiannis, dopo una botta alla testa conseguente a uno scontro con Sabiri, cede il posto all'ex doriano De Silvestri.

Al 27' pericoloso contropiede del Bologna con Arnautovic che serve Aebischer, Vieira è molto bravo ad anticipare Orsolini. Il Bologna passa al 32', con Dominguez che riprende in modo vincente la grande parata di Audero su un tiro di Aebischer. E' un calvario: al 42' Dominguez da fuori colpisce la traversa. La Sampdoria va alla pausa restando in partita ma la situazione è davvero allarmante.

RIPRESA - Al rientro in campo, Léris rileva Gabbiadini. Ma la partita non cambia inerzia, il Bologna non rischia nulla fino a mezz'ora dalla fine, quando un traversone di Bereszynski finisce nel mucchio, senza che alcun doriano sfrutti l'occasione. Entra anche Villar per Vieira ma la situazione non cambia. A 20' dalla fine, ecco Quagliarella per Sabiri: il vecchio campione cerca subito Skorupski ma predica nel deserto.

Il pareggio arriva al 72', al termine di una mischia assai confusa: ma il pallone su cross di Bereszynski e un tiro ceffato da Leris si trasforma in assist per Djuricic che segna. Un pareggio avventuroso ma tutto sommato meritato. Il finale è rovente, la Sampdoria sogna il colpaccio e il Bologna prova a riprendersi la partita. Al 90' Caputo si vede portar via da Soumaoro il pallone del vantaggio. Al 93' il tiro di Verre costringe Skorupski a una paratissima. Che rammarico.

BOLOGNA-SAMPDORIA 1-1
RETI: 32' Dominguez, 71' Djuricic.
BOLOGNA
 (4-2-3-1) – Skorupski; Cambiaso, Soumaoro, Lucumì, Lykogiannis (18' De Silvestri); Schouten, Medel; Orsolini, Dominguez, Aebischer; Arnautovic. All. Motta.
SAMPDORIA (4-2-3-1) – Audero; Bereszynski, Murillo, Colley, Augello; Vieira (59' Villar), Rincon; Gabbiadini (46' Leris), Djuricic (83' Verre), Sabiri (70' Quagliarella); Caputo. All. Stankovic.
ARBITRO: Piccinini di Forlì.
NOTE: ammoniti Djuricic, Cambiaso, Leris, Orsolini, Verre.

Tutto pronto all’U-Power Stadium di Monza dove lo Spezia, fischio d'inizio alle 15 di domenica 9 ottobre, ha l’obiettivo di ottenere il primo risultato utile in trasferta, sfatando il tabù di questo inizio di stagione che conta 0 vittorie e 0 gol segnati.

Tra le buone notizie in casa Spezia c’è sicuramente il rientro in gruppo di Kovalenko che sarà regolarmente convocato per la partita, ma difficilmente potrà partire dal primo minuto.
Sulla fascia sinistra al posto dell’infortunato Reca dovrebbe giocare il suo naturale sostituto Bastoni, dopo l’esperimento fallito con Kiwior la settimana scorsa.

Il tecnico Gotti quindi, potrebbe schierare il solito blocco difensivo composto dal terzetto Nikolaou, Kiwior ed Ampadu a protezione di Dragowski, a centrocampo Bastoni e Holm come quinti rispettivamente a sinistra e destra, in mezzo al campo il terzetto Ekdal (o Ellertsson), Bourabia, Agudelo e in avanti il solito duo Gyasi Nzola, con Verde che scalpita e potrebbe trovare sicuramente spazio nella ripresa.

Dejan Stankovic inaugura la sua avventura alla Sampdoria con un pari a Bologna. Il tecnico serbo parte con il 4-2-3-1, Caputo unica punta. Servono punti, il Doria al fischio iniziale è ultimo con 2 punti in 8 partite. La Sampdoria è seguita da circa 1500 tifosi (foto di Massimo Piras de "La Milano Blucerchiata", uno dei tanti club presenti al Dall'Ara).

L'avvio di gara è di marca casalinga: il Bologna prova più volte e crea un pericolo con Orsolini, poi una punizione di Arnautovic dalla distanza. Dopo dieci minuti di supremazia bolognese, la Sampdoria comincia a guadagnare campo ma il tiro in porta non arriva.

Al 18' Lykogiannis, dopo una botta alla testa conseguente a uno scontro con Sabiri, cede il posto all'ex doriano De Silvestri.

Al 27' pericoloso contropiede del Bologna con Arnautovic che serve Aebischer, Vieira è molto bravo ad anticipare Orsolini. Il Bologna passa al 32', con Dominguez che riprende in modo vincente la grande parata di Audero su un tiro di Aebischer. E' un calvario: al 42' Dominguez da fuori colpisce la traversa. La Sampdoria va alla pausa restando in partita ma la situazione è davvero allarmante.

RIPRESA - Al rientro in campo, Léris rileva Gabbiadini. Ma la partita non cambia inerzia, il Bologna non rischia nulla fino a mezz'ora dalla fine, quando un traversone di Bereszynski finisce nel mucchio, senza che alcun doriano sfrutti l'occasione. Entra anche Villar per Vieira ma la situazione non cambia. A 20' dalla fine, ecco Quagliarella per Sabiri: il vecchio campione cerca subito Skorupski ma predica nel deserto.

Il pareggio arriva al 72', al termine di una mischia assai confusa: ma il pallone su cross di Bereszynski e un tiro ceffato da Leris si trasforma in assist per Djuricic che segna. Un pareggio avventuroso ma tutto sommato meritato. Il finale è rovente, la Sampdoria sogna il colpaccio e il Bologna prova a riprendersi la partita. Al 90' Caputo si vede portar via da Soumaoro il pallone del vantaggio. Al 93' il tiro di Verre costringe Skorupski a una paratissima. Che rammarico.

BOLOGNA-SAMPDORIA 1-1
RETI: 32' Dominguez, 71' Djuricic.
BOLOGNA
 (4-2-3-1) – Skorupski; Cambiaso, Soumaoro, Lucumì, Lykogiannis (18' De Silvestri); Schouten, Medel; Orsolini, Dominguez, Aebischer; Arnautovic. All. Motta.
SAMPDORIA (4-2-3-1) – Audero; Bereszynski, Murillo, Colley, Augello; Vieira (59' Villar), Rincon; Gabbiadini (46' Leris), Djuricic (83' Verre), Sabiri (70' Quagliarella); Caputo. All. Stankovic.
ARBITRO: Piccinini di Forlì.
NOTE: ammoniti Djuricic, Cambiaso, Leris, Orsolini, Verre.

Si apre la nuova stagione dell’Iren Genova Quinto, la quinta consecutiva nella serie A1 di pallanuoto, con l'obiettivo di migliorare il sesto posto dello scorso anno.

La squadra è stata presentata nella sede sociale di via Quinto, alla presenza degli assessori regionale e comunale allo Sport, Simona Ferro e Alessandra Bianchi, del presidente del CONI Liguria Antonio Micillo e del presidente Comitato Regionale Ligure della FIN Silvio Todiere.

La squadra biancorossa vanta alcuni nuovi innesti: si tratta di Guillermo “Willy” Molina, vincitore di sei campionati italiani, cinque Coppa Italia, due Champions League e un Mondiale, del portiere Francesco Massaro, che ha in bacheca due campionati italiani, due Coppa Italia e un oro alle Universiadi, e dell’attaccante montenegrino Petar Mijuskovic, secondo miglior marcatore in Francia nella stagione 2020/2021.

“Abbiamo allestito una squadra competitiva – ha commentato il presidente del club Giorgio Giorgi – con l’obiettivo di tenere fede al nostro progetto, ovvero quello di migliorare anno dopo anno nel massimo campionato nazionale. Accanto a campioni del calibro dei nuovi acquisti, ma anche del gruppo storico confermato che vede due campioni come Alessandro Nora e Niccolò Figari, troveranno tanti minuti tutti e quattro i giovani, che nell’ultima stagione si sono fatti spazio nelle rispettive Nazionali giovanili”.

Con l’occasione è stato festeggiato il conseguimento del secondo posto nel trofeo per società “Trofeo del Giocatore”.

A guidare quei giovani l’anno scorso c’era anche Luca Bittarello, che da questa stagione, dopo esserne stato il capitano, è il tecnico dell’Iren Genova Quinto. “Non nascondo un po’ di emozione, ma sono carico e determinato – le sue parole – Lavoriamo insieme da settimane, ci siamo allenati tanto e siamo pronti a dire la nostra. Sarà una stagione lunga e difficile, ma sono certo che riusciremo a giocare le nostre carte e a farci valere. Ho a disposizione una buona squadra, costruita insieme al presidente e al direttore sportivo Lorenzo Marino: sento entusiasmo e voglia di fare bene e già questa è un’ottima base di partenza”.

Dopo i saluti istituzionali sono state premiate le formazioni giovanili che l’anno scorso hanno ottenuto risultati da record: primo posto regionale per l’Under 14, secondo nazionale per l’Under 16, quinto nazionale per gli Under 18 e terzo nazionale per gli Under 20. In una sorta di passaggio generazionale, sono stati premiati anche gli azzurrini Niccolò e Jacopo Gambacciani, Giobatta Valle e Rocco Valle, che hanno ricevuto il riconoscimento dalle mani di Molina, Figari, Nora e Massaro.

Tutto è pronto, la stagione dell’Iren Genova Quinto può iniziare.