Sanità

L'infettivologo contrario alla decisione del comune di Genova: "Meglio puntare su vaccini e green pass"
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"Sono contrario alla decisione del comune di Genova di tornare all'obbligo delle mascherine all'aperto nel centro città. Sarebbe stato meglio puntare su vaccini e green pass".


Lo ha detto il direttore della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino Matteo Bassetti intercettato davanti a palazzo Tursi, nel centro di Genova,  prima del convegno da lui organizzato in occasione della giornata mondiale contro l'Aids, un'altra pandemia che sembra dimenticata ma che invece esiste e fa paura.

Una patologia, l'Hiv, che si trasmette con rapporti sessuali e sangue che, dicono le statistiche, colpisce gli uomini fra i venti e trent'anni.

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha annunciato che per fronteggiare l'avanzare dei contagi da Covid ripristinerà l'obbligo delle mascherine nelle vie dello shopping, in tutto il centro storico, a Sestri Ponente e nelle altre zone di Genova dove potrebbero crearsi assembramenti: l'ordinanza non è stata ancora firmata ma potrebbe esserlo nelle prossime ore e la mascherine tornare ad essere obbligatorie già da venerdì prossimo 3 novembre.

 

Sulle posizioni diverse fra Bucci e Bassetti è intervenuto il presidente della regione e assessore alla Sanità Giovanni Toti che nell'anticipare che non estenderà l'obbligo mascherina nel resto della Liguria spiega che il sindaco e l'infettivologo non si sono capiti.

 "Quella di Bucci è un'ordinanza che si sovrappone a una normativa già esistente - ha spiegato Toti - non ci trovo nulla di strano, credo che il professor Bassetti e il sindaco di Genova Marco Bucci non si siano ben capiti".

 

"L'intenzione del Comune di Genova è di reintrodurre le mascherine in un'area di particolare affollamento legata allo shopping natalizio, d'altronde nelle zone dove il distanziamento è impossibile la mascherina è già prevista dalle normative nazionali" ha detto Toti, che non è intenzionato a estendere questo obbligo o a invitare i sindaci a farlo: "No, i sindaci sanno quali sono le vie e le zone delle città in cui verosimilmente nelle prossime settimane sarà difficile mantenere un opportuno distanziamento e in quel senso possono intervenire laddove lo ritengano opportuno - conclude - un divieto generalizzato sull'intera Liguria, per chi porta il cane sulla spiaggia o chi va a passeggiare a Forte Begato mi sembra francamente inutile".