Sanità

Macrì vigile del fuoco genovese e padre di un bimbo disabile
2 minuti e 41 secondi di lettura

GENOVA - Marco Macrì, vigile del fuoco genovese e padre di un bimbo disabile, che da tempo si batte per sensibilizzare istituzioni e società sulle difficoltà a cui vanno incontro i genitori con figli disabili ha scritto una lettera-appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai leader politici e alla redazioni giornalistiche che pubblichiamo integralmente:


Eccellenza Presidente della Repubblica Italiana,
Onorevoli Leader Politici
Redazioni Televisive e Giornali,

Mi rivolgo a voi con la speranza di portare alla vostra attenzione le sfide che affrontano migliaia di famiglie italiane, una realtà che ho avuto l’onore di rappresentare come vigile del fuoco e padre di un bimbo straordinario. Purtroppo, il mio tentativo di dialogo diretto con Lei, Eccellenza, è stato interrotto dalla Digos, ma non mi arrendo nel cercare giustizia e rappresentare le voci di chi, come me, si scontra con difficoltà quotidiane.

La discriminazione che oggi vivono le famiglie con membri disabili è evidente e urgente. La spesa sanitaria è diventata un peso insostenibile nei bilanci famigliari, generando una disparità economica che grava su chi già affronta sfide complesse. Il lavoro sottopagato, inoltre, rappresenta un’ulteriore barriera che impedisce alle famiglie di garantire un sostentamento adeguato per i propri cari.

La mancanza di asili accessibili mette le madri e le mogli di fronte a una difficile scelta tra la cura dei propri figli e la realizzazione di una carriera lavorativa. Questo non è solo un problema di uguaglianza di genere, ma una discriminazione che va contro il diritto di ogni individuo di perseguire il proprio sviluppo professionale.

Inoltre, la carenza di personale specializzato, come insegnanti di sostegno, operatori socio-sanitari, educatori e infermieri qualificati, è una ferita aperta che colpisce direttamente i nostri figli disabili, malati rari o oncologici. È essenziale investire nelle risorse umane e formarle adeguatamente per affrontare le complessità di queste situazioni.

Mi preoccupa profondamente anche l’aspetto della censura televisiva e dell’omogeneità di pensiero nelle testate giornalistiche, che sembrano promuovere un’immagine distorta della realtà. È sbagliato nascondere l’impoverimento delle famiglie, i tagli ai servizi e agli aiuti economici, mentre si favorisce la propaganda a personaggi che, seppur meritevoli di riconoscimento per il loro servizio, scrivono libri che non rispecchiano l’attuale realtà sociale.


L’attenzione della stampa su questa delicata questione sembra essere inadeguata, forse censurata o trascurata. È imperativo che la voce di chi lotta per un accesso equo alle cure e per un futuro inclusivo per i propri figli raggiunga le vostre orecchie, così come quelle di tutto il Paese. Invito gli organi di stampa a concentrare la loro attenzione su questa emergenza sociale, a dare voce alle famiglie che combattono per garantire un futuro migliore ai propri bambini disabili.

Chiedo con umiltà e determinazione che si ponga fine a questa omertà mediatica e si dia voce alle famiglie che vivono nella difficoltà. Affrontare le sfide della disabilità, della malattia e dell’impoverimento richiede un impegno concreto da parte di tutti noi. Spero che il mio appello raggiunga i vostri cuori e che insieme possiamo lavorare per un cambiamento positivo e inclusivo. Vi ringrazio per l’attenzione e l’impegno che so vorrete dedicare a queste questioni importanti per il bene di tutte le famiglie italiane.

distinti saluti,
Marco Macrì
Vigile del fuoco e padre di un bimbo disabile