Sanità

Progetto avviato da Uisp per promuovere l'attività sportiva sul territorio ligure
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GENOVA - In arrivo anche a Genova un'iniziativa originale che coinvolge sport e salute. Si tratta del progetto di "Pillole di Movimento", campagna nazionale di UISP - Unione Italiana Sport Per Tutti - con il fine di combattere la sedentarietà e promuovere la cultura del movimento e dell'attività sportiva. In molte farmacia di Genova e di tutta Italia verranno presto distribuite le confezioni di “Pillole di Movimento”, ognuna delle quali conterrà un coupon gratuito che permetterà all'acquirente di scegliere tra oltre 1.200 attività sportive e motorie promosse in tutta Italia: il bugiardino contenuto nella scatola, molto simile a quella di un farmaco da banco, consentirà infatti di poter usufruire di un mese gratuito di attività fisica e verrà consegnato dal farmacista, così come un qualsiasi medicinale.

Protagonisti del progetto sono ben 31 Comitati UISP, ai quali da gennaio si uniranno oltre 235 Comuni italiani e 370 tra associazioni e società sportive dilettantistiche. Il progetto è finanziato dalla Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sport -  nell'ambito del Bando EPS 2020 verranno distribuite 480.000 confezioni di “Pillole di movimento”.

Testimonial nazionale della campagna di sensibilizzazione è il cantante Lodo Guenzi, componente de "Lo Stato Sociale", il quale ha realizzato uno spot promozionale.

Storia Obiettivi del Progetto - Il progetto è nato a Bologna nel 2011, grazie ad una rete molto capillare creatasi tra Uisp, le aziende Asl e le farmacie coinvolte. Un'idea vincente e assolutamente innovativa, che si è affermata nel territorio e che grazie a questo progetto nazionale verrà lanciata per la prima volta a livello nazionale.

Un progetto urgente per andare a contrastare i numeri che ci indicano un crescente tasso di sedentarietà nel nostro Paese, accresciuto ancor più dalla pandemia. Se è statisticamente provato che all’aumentare dell’età aumenti la percentuale di persone sedentarie, in Italia è il 36,6% della popolazione (dati Epicentro) a non svolgere regolarmente attività fisica. Spesso per motivi di salute o di età, ma frequentemente anche per ragioni economiche. Il progetto UISP “Pillole di Movimento” mira proprio a questo, ad abbattere con una formula semplice e diretta le barriere che spesso ci dividono dallo svolgere attività fisica.

In tutta Italia verranno distribuite 480mila confezioni di Pillole di Movimento su un’estensione di territorio che toccherà 235 Comuni italiani. I Comitati UISP liguri di Genova e La Spezia aderiranno al Progetto Pillole di Movimento partendo da un dato, quello che vede la Liguria nona per tasso di sedentarietà in Italia, seppur con una percentuale più bassa della media nazionale.

“Pillole di Movimento è un’esperienza avviata nel 2011 e da buona pratica territoriale, oggi diventa campagna nazionale - ha spiegato alla presentazione nazionale del Progetto presso Palazzo D’Accursio, a Bologna, il Presidente UISP Nazionale, TIZIANO PESCE - Si configura come una campagna di comunicazione e contrasto alla sedentarietà incentivando princìpi di vita attiva. Dobbiamo superare indici di sedentarietà molto negativi nel nostro Paese e dobbiamo farlo con la fiducia e con l’ottimismo di superare prima possibile questa pandemia. In questo momento diviene fondamentale la condivisione delle azioni progettuali, nonché il finanziamento di questa progetto dal Dipartimento dello Sport. E anche Federfarma ci supporterà, assieme agli interlocutori della sanità pubblica”.

Le istituzioni, a partire dal Dipartimento dello Sport del Governo presieduto da Michele Sciscioli, hanno risposto presente sostenendo Pillole di Movimento: “Ringrazio UISP perché un progetto come Pillole di Movimento non risponde solo alle esigenze specifiche della crisi pandemica, ma aumenta anche l’accesso alla pratica sportiva promuovendo le pari opportunità, contrastando ogni forma di
discriminazione e incentivando la partecipazione attiva. Il Governo ha investito 10 milioni per progetti di questa tipologia nell’anno 2021, e continuerà a farlo anche nel 2022, e questo perché tutto il mondo dell’associazionismo sportivo è stato messo in difficoltà dalla pandemia”.