Sanità

Dal 2024 il sistema sanitario regionale estenderà gradualmente lo screening mammografico fino ai 74 anni seguendo le raccomandazioni europee e le linee guida nazionali.
1 minuto e 47 secondi di lettura

GENOVA - Nel 2022 solo il 47% delle donne liguri invitate allo screening mammografico hanno aderito al programma, sotto il 60% considerato ottimale. Il dato è emerso durante la presentazione in Regione delle iniziative per l'Ottobre rosa, il mese di prevenzione dei tumori al seno.

In Liguria il programma di screening mammografico è stato avviato nel 2002 e, come da raccomandazioni ministeriali, è rivolto a tutte le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni che ricevono, ogni due anni, un invito personalizzato ad effettuare la mammografia tramite lettera inviata al domicilio contenente tutte le informazioni utili per sottoporsi al test. Per i casi in cui la mammografia risulti dubbia, sospetta o positiva, vengono inoltre proposti gli approfondimenti diagnostici necessari, con completa presa in carico della donna, che viene pertanto inserita in un percorso di trattamento e di follow-up.

Le donne liguri invitate sono state 126mila e le mammografie eseguite sono state 55.800 con 220 neoplasie identificate.

"Sono stati pressoché superati i ritardi accumulati anche nella nostra regione a causa della pandemia da Covid 19 – spiega Camilla Sticchi direttrice S.C. programmazione sanitaria, epidemiologia e prevenzione di Alisa : nel corso del 2022, il programma di screening organizzato ha coinvolto circa 126.000 donne nella fascia di età target, con un’adesione del 47%, ritornando progressivamente ai livelli registrati nel periodo pre-pandemico".

Dal 2024 il sistema sanitario regionale estenderà gradualmente lo screening mammografico fino ai 74 anni seguendo le raccomandazioni europee e le linee guida nazionali.

"Dobbiamo mirare ad alzare l'adesione dello screening mammografico che in Liguria è al 47% almeno al 60% che è il valore target nazionale - commenta l'assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola - siamo nella parte alta della classifica ma salire di livello è necessario perchè significa prevenire, curare prima e dare migliori risposte alle donne perchè nostro obiettivo è quella di vedere una guarigione prossima al 100%, vogliamo erodere quel 10% di donne che ancora oggi non ce la fa".

Se si guarda l'indagine del sistema di sorveglianza PASSI sulla prevenzione del tumore della mammella in Liguria l'80% delle donne tra i 50 e i 69 anni ha eseguito una mammografia, dato superiore rispetto alla media nazionale del 70% segno che molte donne eseguo lo screening per iniziativa personale.

ARTICOLI CORRELATI

Venerdì 06 Ottobre 2023

Cancro al seno, 2.3 milioni di dollari per la ricerca del Galliera /Asl 3

Obiettivo: cure a baso dosaggio ma efficaci
Martedì 04 Aprile 2023

Seno, il radiologo: "Presto la tomografia al posto della mammografia"

Prevenzione primaria e secondaria sono i due tasselli fondamentali per il controllo del seno della donna: se quella primaria comprende i corretti stili di vita - alimentazione adeguata, movimento fisico, no al fumo e così via - quella secondaria è scandita da una serie di esami che vanno affrontati
Venerdì 13 Gennaio 2023

Mamma dopo tumore al seno, dall'America a Genova lo studio che dona speranza

La percentuale di maternità in Italia per le pazienti under 40 è del 5% mentre nelle 500 pazienti seguite con lo studio 'Positive' è del 64%