
GENOVA - Maggioranza e opposizione si scontrano sulla prima bozza del Piano Socio Sanitario 2023-2025 presentato ieri pomeriggio. Il primo affondo è del gruppo Pd in Consiglio Regionale, che accusa la giunta di aver presentato il piano "con tre anni di ritardo dopo averlo frettolosamente ritirato a novembre, utilizzando il solito metodo: prima gli annunci sui giornali e le conferenze stampa, poi, solo dopo, il confronto istituzionale coi sindacati, con i territori, con le conferenze dei Sindaci e il Consiglio Regionale. Prima si decide, poi semmai si ascolta, a cose fatte". Secondo l'opposizione la mancata condivisione si riflette sulle scelte effettuate per le Case di Comunità, "collocate dalla Regione senza una pianificazione dei bisogni, più per ragioni di edilizia sanitaria che di rete di offerta" hanno dichiarato i consiglieri, che sottolineano il problema della mancanza di personale.
Liguria al Centro, lista del Governatore Giovanni Toti, punge il Pd: "Un vademecum per ricordare come ogni azione amministrativa necessiti di un iter specifico. Chissà se questa potrebbe essere la soluzione alle continue 'sviste' del centrosinistra che portano alla stesura di note fantasiose in cui l’unica evidenza è la voglia di disfattismo e il tentativo di dimenticare il non fatto del lungo periodo di governo - scrivono i totiani in una nota -. Questa volta il Pd si indigna per la presentazione del piano sanitario che, secondo i suoi componenti, non avrebbe ascoltato le necessità territoriali per vivere di annunci a cose fatte. Posto che se ciò fosse vero vorrebbe dire che tutte le fasi della prassi di approvazione sarebbero state compiute e dunque anche quei passaggi che coinvolgono l’opposizione, vogliamo ricordare proprio gli step utili all’approvazione per rinfrescare le conoscenze ai consiglieri e per rispondere alle critiche infondate".
"Quello di oggi è il punto di partenza, è la prima bozza del Piano approvato in Giunta ed è il documento sulla base del quale, come previsto dall'iter istituzionale appunto, si aprirà il confronto con il territorio e poi la discussione in Consiglio Regionale, cui spetta l'approvazione definitiva - prosegue la nota -. L'auspicio è che le osservazioni e le proposte siano costruttive e non, come ormai sempre accade, esclusivamente strumentali e polemiche, volte a far dimenticare le mancanze e l’immobilità delle passate amministrazioni di chi oggi è all’opposizione o a cercare approvazione a suon di 'mezze verità' e omissioni. Da questo punto di vista purtroppo, se la premessa è quella che si evince dal comunicato del Pd, non ci aspettiamo nulla di buono. Eppure, la collaborazione propositiva su temi così delicati è ciò che continuiamo ad auspicarci. Ci stiamo forse illudendo? Allora sì - conclude -, andremo avanti continuando a rispondere ad inutili prese di posizione ma lavorando per il bene della cittadinanza".
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